La Regione siciliana ha commissariato 179 Comuni perché privi di Bilanci di previsione (un ci su picciuli). I consiglieri comunali si rifiutano di approvarli perché si spaventano di risponderne in solido?

di Ciro Lomonte

Ogni anno la stessa sceneggiata. Ringraziamo, nell’ordine, i soggetti che hanno portato sul lastrico la Regione e i Comuni siciliani: i massoni che gestiscono l’Unione europea, lo Stato italiano e i politici ‘ascari’ che hanno svenduto la nostra Isola

Naturalmente c’è anche Palermo, con Agrigento e Trapani e altri 176 Comuni, fra i Comuni siciliani commissariati dalla Regione per la mancata approvazione del Bilancio di previsione 2025 che avrebbe dovuto essere approvato già con forte ritardo al 28 Febbraio: stiamo parlando infatti del Bilancio previsionale. Che Palermo e altri 178 Comuni non hanno approvato nemmeno al 10 Aprile dell’anno, praticamente quando un terzo dell’anno è già passato. Esattamente come sottolineato più volte da Siciliani Liberi, il Comune di Palermo è da anni in condizioni di concreto dissesto finanziario. A nulla è servito lo strategemma burocratico del “pre-dissesto” e il varo di un “piano di riequilibrio” che non riesce neanche a convincere i 50 consiglieri comunali ad approvare il documento di bilancio sottoposto dai tecnici contabili comunali alla Giunta e da questa al Consiglio comunale. Non si tratta certamente di lotta politica: uno dei candidati sindaci opposti a Lagalla poi eletto, Ferrandelli, è da oltre un anno assessore comunale, parte cioè della Giunta Lagalla.

Il festival dei dissesti finanziari

A Palermo come in altri 178 Comuni siciliani di fatto tutti in dissesto, i consiglieri comunali non si fidano a votare un documento contabile che poi li vedrà responsabili “in solido” di eventuali falsi dichiarati in sede di Bilancio. “Carta canta”, come si dice. E i consiglieri non vogliono essere quelli lasciati col cerino in mano. “Ci pensi la Regione – ragionano – ad approvare il Bilancio”. Nulla gli interessa se le attività dei Comuni è paralizzata, non potendosi effettuare pagamenti senza bilancio di previsione approvato. Eccolo qui il “risanamento di cui siamo orgogliosi” dichiarato a più riprese dall’ex vicesindaco di Palermo, onorevole Carolina Varchi. Siciliani Liberi è una forza politica leale, pacata e concreta. Sappiamo benissimo che il collasso finanziario dei Comuni e in generale degli Enti locali è stato dovuto all’ex PCI e alla corrente di sinistra della DC, che hanno aderito ciecamente alle folli politiche di austerità fiscale imposte dalla Germania per aderire e restare nell’euro. Politiche che, come si vide con i governi Berlusconi, sono state fatte proprie con ancora più zelo da ex MSI e Lega Nord. Ora, che queste politiche hanno condotto Italia e Sicilia al punto più basso della storia unitaria (dal 1861), saranno le conseguenze pratiche di ordine economico e sociale a rimuovere l’intera classe dirigente italiana e siciliana che ha condotto a questo punto Italia e Sicilia.

Foto tratta da Blog Sicilia

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