La nuova Commissione europea di Ursula von der Leyen si presenta con la nuova Rappresentante della politica estera Kaja Kallas che vuole trascinare l’Europa nella guerra contro la Russia

In un’Europa di persone con la testa sulle spalle la signora Kallas sarebbe già stata sostituita. ‘Complimenti vivissimi’ al Governo Meloni che sta infognando l’Italia in questa banda di guerrafondai

Ecco per noi il nuovo Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione europea, Kaja Kallas (nella foto sopra tralla da Il Foglio insieme con il presidente dell’Ucraina Zelensky). L’ha nominata la presidente della Commissione europea, la pessima Ursula von der Leyen. Come diciamo in Sicilia, nuddru si pigghia s’un si rassumighia. La Kallas, che arriva dall’Estonia, è nemica giurata della Russia. Si è appena insediata e già ha iniziato a manifestare i suoi sentimenti anti-russi trasferendoli nella sua attività di ‘Ministro degli Esteri’ di un’Unione europea sempre più fallimentare e sempre più ridicola. Questa signora non esclude che l’Ue invii militari in Ucraina per combattere contro i russi. Insomma, non esclude di trascinare in guerra l’Unione europea. In un’intervista all’ANSA ha detto: “Per l’Ue è la più grave crisi di sicurezza, io credo non si debba escludere nulla e mantenere una certa ambiguità strategica”. In effetti, all’Unione europea con l’economia che ha il ‘culo a terra’ ci manca solo “l’ambiguità strategica”. Nell’articolo dell’ANSA (che potete leggere qui) vi potete rendere conto di quale sia il livello della politica ‘europeista’. Superfluo aggiungere che questo, per l’Italia, è un buon motivo per uscire subito dall’Unione europea. Ma dubitiamo che l’attuale Governo di Giorgia Meloni, ormai asservito alla Ue come un qualunque Governo Draghi o del PD o dei grillini, compia un passo così draconiano. Con molta probabilità, i ‘Fratelli d’Italia’ si sveglieranno il prossimo anno, quando alle elezioni regionali avranno perso non meno del 50% dei voti. Ammesso che prima delle elezioni regionali 2025 non arrivino altre sorprese, magari dal cielo…

In guerra contro la Russia andranno, con molta probabilità, alcuni Paesi del Nord Europa e, forse, dell’Europa dell’Est: e andranno a sfasciarsi le ‘corna’

Certo che la nuova Commissione europea è proprio bella; la presidente, nei cinque anni passati, ne ha combinate di tutti i colori, a cominciare dallo scandalo della gestione del Covid, ‘presunti vaccini’ in testa, vicenda insabbiata che verrà fuori non appena il nuovo responsabile della sanità dell’amminstrazione Trump, Robert Kennedy junior, fara luce sugli inghippi, anche finanziari, di questa porcata planetaria; all’ambiente è tornata Teresa Ribera, una fondamentalista del Green Deal, tra insetti a tavola, cappotti termici alle abitazioni a spese dei cittadini e altri affari ‘verdi’; alla politica estera hanno chiamato una guerrafondaia – la citata Kaja Kallas – che ha in odio la Russia. Il problema è che questa gente ci sta trascinando nel baratro, perché la guerra in Ucraina ha peggiorato la crisi economica esplosa con il tramonto della demenziale e criminale globalizzazione dell’economia. Una cosa giusta la dice, questa signora estone: e cioè che il nuovo presidente USA, Donald Trump, non porrà fine alla guerra in Ucraina. Ha ragione: l’America non ha interesse a porre fine alla guerra in Ucraina, ma ha interesse a sbaraccare l’Unione europea che fino al Febbraio 2022 si era messa d’accordo con Russia e Cina per fregare il dollaro americano. Siccome gli americani non sono coglioni, soprattutto quando c’è di mezzo l’economia e il dollaro, Trump farà un ‘culo così’ all’Unione europea. Concludendo questa nota, con queste tre donne la Ue non potrà che andare a sbattere. In guerra contro la Russia andranno, con molta probabilità, alcuni Paesi del Nord Europa e, forse, dell’Europa dell’Est. Del resto, già sono saltati per la seconda volta i cavi che collegano la Finlandia con la Svezia (qui un articolo), due Paesi in pessimi rapporti con la Russia. E sono già iniziati i primi blackout dei POS. In più, in tanti Paesi Ue il gas sta finendo e i russi non sono così stupidi da autare i Paesi che inviano armi, soldi e, sottobanco, anche militari in Ucraina.

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