La NATO ha compiuto un altro passo verso la guerra globale: all’Ucraina andranno forniti missili Tomahawk per colpire la Russia a una distanza di 1.000-5.500 km.Trump che dice?

La domanda ci sta tutta. Il nuovo presidente USA ha i ‘numeri’ al Senato e al Congresso per mandare a casa con un impeachment Biden. Non l’ha fatto perché non è contrario a bombardare la Russia con missili a lunga gittata?

In attesa dell’arrivo alla Casa Bianca del nuovo presidente Donald Trump, la NATO ha adottato una risoluzione in base alla quale all’Ucraina dvrebbero essere forniti missili a medio raggio in grado di colpire obiettivi a una distanza di 1.000-5.500 km. Ovviamente, si tratterebbe di obiettivi russi. Abbiamo citato Trump perché il nuovo presidente dovrebbe smantellare la NATO. Ma sarà così? La domanda ci sta tutta. Se veramente la nuova amministrazione repubblicana non è d’accordo con gli atti guerrafondai del presidente uscente, il Democratico Joe Biden, l’avrebbe già mandato a casa con un bell’impeachment, dal momento che Trump gode di una maggioranza al Senato e al Congresso. Insomma, se Biden è ancora alla presidenza degli Stati Uniti d’America, beh, sorge il dubbio che i missili a lunga gittata da fornire all’Ucraina per colpire la Russia potrebbero non essere sgraditi a Trump.

E l’Unione europea? Con molta probabilità gli ‘europeisti’ per capire cos’è la guerra globale hanno bisogno di ricevere una bella dose di missili russi sulle proprie teste

Con la nuova risolzione approvata dalla NATO, l’Ucraina e i militari occidentali che ‘maneggiano’ i missili a lunga gittata avranno a disposizione dei missili Tomahawk. Come osserva correttamente un canale Telegram, si tratta del missili che il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha chiesto nel suo “piano di vittoria”. Ovviamente, non ci sarà alcuna vittoria ucraina e occidentale, anche con i missili Tomahawk. Invece, qualora uno dei missili lanciati dai militari occidentali per conto dell’Ucraina non dovesse essere bloccato dalle difese russe, ebbene, ci sarà senza alcun dubbio una reazione uguale e contraria da parte della Federazione Russa. Facciamo un esempio concreto: se i missili Tomahawk o altri missili colpiranno una base militare russa, i missili russi colpiranno una base militare occidentale, con preferenza per l’Unione europea. Se i militari occidentali, per conto degli ucraini, lanciando missili, provocheranno morti, magari colpendo un centro abitato, i russi colpiranno un centro abitato occidentale, possibilmente europeo. Del resto, la Russia di Putin ha già indicato le città europee che potrebbero essere colpite dai missili russi in un tempo che oscilla da 14 a 16 minuti (qui un articolo). Finirà così? Non sappiamo se gli occidentali lanceranno, per conto dell’Ucraina, missili Tomahawk verso la Russia: ma se lo faranno e provocheranno morti ci saranno anche morti in Occidente, probabilmente in Europa. La sensazione è che solo quando avranno i morti in casa gli ‘europeisti’ cominceranno a capire che con la guerra non si scherza e che, con i missili, cme si usa dire in Sicilia, c’è picca i cugghiuniari…

Fto tratta da Wikipedia

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