La manifestazione degli agricoltori di oggi a Palermo: sbagliatissimo incontrare i rappresentanti del Governo siciliano. Si dialoga con il Parlamento nelle piazze non nei ‘Palazzi’

Non si dialoga con un Governo regionale che non ha ancora reso noti i risultati delle analisi sul grano estero arrivato in Sicilia, nel porto di Pozzallo, oltre 20 giorni fa. Non si legittima un esecutivo così scorretto

Seguiamo con attenzione la protesta degli agricoltori siciliani da quando è iniziata. Ma, se proprio la dobbiamo dire tutta, se i presidi sono importanti per segnalare i problemi del settore, non altrettanto possiamo dire per le manifestazioni organizzate a Palermo che si concludono con un nulla di fatto. Non ci convince la manifestazione di oggi Mercoledì 20 Marzo, così come non ci convince la manifestazione di dopodomani Venerdì 22 Marzo. A nostro modesto avviso, si tratta solo di perdite di tempo che legittimano un Governo regionale che, pur avendo i poteri, a norma dello Statuto autonomistico siciliano, di intervenire in favore del mondo dell’agricoltura della nostra Isola non solo non interviene ma si prende gioco di agricoltori e cittadini-consumatori. E’ sotto gli occchi di tutti la solita sceneggiata messa in campo dall’attuale Governo siciliano con i ‘controlli’ sul grano estero arrivato oltre venti giorni fa nel porto di Pozzallo. Ebbene, ancora oggi non si sa nulla dei risultati di questi controlli. Né si saprà nulla, perché il Governo di Renato Schifani non ha alcuna intenzione di rendere noti i risultati delle analisi. Il perché l’abbiamo illustrato in tanti articoli. E lo ribadiamo ancora una volta: la presenza di glifosato nel grano “nei limiti di legge” non significa nulla alla luce delle ricerche scientifiche emerse da qualche anno a questa parte, in base alle quali la presenza di glifosato, anche in piccole dosi, è dannoso per la salute umana (come potete approfondire in un VIDEO dei verticidell’Istituto Ramazzini di Bologna).

Gli studi sui pericoli del glifosato per la salute umana sono tanti. Elenchiamo alcuni approfondimenti:

QUI TROVATE UN ARTICOLO SUI RISCHI PER IL CERVELLO DEGLI ADOLESCENTI

Il glifosato ‘maschilizza’ le femmine. Lo studio scientifico sui neonati

Glifosato: pesticida pericoloso per i bambini?

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Glifosato e rischi per la salute: intervista a Fiorella Belpoggi (ISDE-Italia)

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Due errori commessi dagli organizzatori della manifestazione di oggi a Palermo

Questi sono solo alcuni degli studi sul glifosato. Sappiamo tutti che il grano arrivato oltre 20 giorni addietro a Pozzallo è in buona parte canadese e, di conseguenza, a rischio glifosato. Non rendere noti ai cittadini i risultati delle analisi – ammesso che tali analisi siano state effettuate – è un fatto grave. Ora, che gli agricolotori che protestano legittimino un Governo regionale che non rende noti i risultati di tali analisi è un errore grave. Anzi è un doppio errore. Primo errore: non si dialoga con chi nasconde i risultati di tali analisi (ribadiamo: ammesso che tali analisi siano state effettuate: e siccome non sono stati resi noti i risultati, a nostro avviso tali analisi non esistono). Secondo errore: l’invasione di questo grano estero ha determinato il crollo del prezzo del grano duro siciliano e non si tratta con chi ha avallato questo scempio economico. Semmai la trattativa va intavolata con il Parlamento siciliano – che rappresenta la centralità della politica siciliana – ma non certo con un Governo siciliano che non è certo amico degli agricoltori.

Il terzo errore

C’è anche un terzo errore – gravissimo – che, sempre a nostro modesto avviso, squalifica del tutto la manifestazione degli agricoltori di oggi. Leggiamo sul Giornale di Sicilia on line: “Una delegazione, composta da due referenti per comitato, sarà ricevuta alla Regione”. Non è così che si tratta con la politica. Il Movimento dei Forconi del 2011 ha fallito proprio su questo punto, ovvero quando un gruppo ristretto di ‘capi’, o presunti tali, cominciò ad incontrare i rappresentanti dell’allora Governo regionale di Raffaele Lombardo e dell’allora Governo nazionale di Silvio Berlusconi. Le ‘delegazioni’ – che lasciano sempre il tempo che trovano – almeno in questa fase non debbono esistere. Non debbono essere gli agricoltori a recarsi nei ‘Palazzi’ della politica; al contrario, debbono essere i politici – in questo caso i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana – a scendere nelle piazze per parlare con gli agricoltori. La Democrazia rappresentativa già è un fallimento nei Parlamenti, figuriamoci quando si tratta di esporre le istanze di un mondo variegato e complesso come quello agricolo. Ci auguriamo che gli agricoltori siciliani che daranno vita alla manifestazione del 22 Marzo non commettano gli stessi errori.

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