La grande folla che attende per ricevere l’energia di Gesù che curava malattie fisiche e mentali

di Frate Domenico Spatola

10 settembre 2024, Martedi della XXIII settimane del tempo ordinario: Luca 6,12-19

Israele aveva rifiutato di collaborare. Gesù ne creò uno nuovo, tutto per sé. Di Dodici, quante le Tribù d’Israele rinunciatario. Prima però, sul monte, consultò il Padre. Era solito, quando si trattava dei discepoli. Passò la notte in preghiera. All’alba, con idee chiarite, li chiamò e li arruolò da apostoli. In testa all’elenco Simone, detto “Pietro”. Seguirono il fratello Andrea e l’altra coppia di fratelli, Giacomo, Giovanni. Segnale del rapporto di fratellanza che doveva contraddistinguere il discepolato. La lista continuava: Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Simone, detto Zelota, Giuda, figlio di Giacomo. Si chiudeva con Giuda Iscariota, il traditore. Tra i due rinnegamenti, quello di Pietro e l’altro di Giuda, compresi erano gli altri dieci. Inquietante segnale da denuncia per l’intero Gruppo? Dalla preghiera estatica sul monte, Gesù, con i seguaci, passò alla missione attiva della pianura, ove gran folla li aspettava. Era venuta dalla Giudea, da Gerusalemme e da Tiro e Sidòne, per ascoltare Gesù ed essere guarita da malattie fisiche e mentali. L’energia, che usciva da Gesù, infatti curava, perciò la folla cercava spasmodicamente di toccarlo.

Foto tratta da Unità Pastorale San Salvaro

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *