La Gran Bretagna è il Paese con il più alto numero di lavoratori che durante le vacanze natalizie si ‘ammalano’ creandosi autonomamente una sorta di ‘ponte’ ad hoc

di Nota Diplomatica  

Sei su dieci fingono una voce da ‘malato’

Il periodo del ‘rientro post-festivo’ segna in tutto l’Occidente il picco annuo del numero di dipendenti che ‘si danno malati’ pur di non tornare prontamente sul posto di lavoro dopo la pausa, creandosi autonomamente una sorta di ‘ponte’ ad hoc. Per quanto scarseggino dati comparativi, pare sia la Gran Bretagna il Paese europeo dove il fenomeno si presenta con maggiore forza, o almeno dove è studiato con maggiore intensità e con i risultati più curiosi… Un recente sondaggio, condotto a Dicembre dai ricercatori di mercato della OnePoll su 2mila dipendenti inglesi e scozzesi, ha rilevato che il 46% del campione si aspettava di fare un ‘sickie’ – di darsi malati pur di non dovere lavorare – almeno una volta nel corso delle festività appena passate. Di questi, ben sei su dieci hanno confessato tra l’altro di fingere una voce da malato, chiamando in ufficio per segnalare la presunta ‘indisposizione’, tossendo nel ricevitore allo scopo di renderla più credibile. Il sei percento, invece, ha evitato il contatto diretto, chiedendo a qualcun altro di fare la telefonata. Altri ancora si sono avvalsi di un SMS o di una mail per evitare il disagio del  momento.

Gli scozzesi sono i soggetti che si sentono meno in colpa per non essere andati a lavorare

Le motivazioni più citate dai soggetti per fingersi malati sono state la necessità di reperire i tempi di recupero dopo la presenza alle varie festività tipiche della stagione (29%), l’avere tirato troppo tardi con amici e parenti (27%) e, più in generale, l’eccessiva ‘socializzazione’ che la stagione natalizia comporta (25%). I ricercatori hanno anche rilevato che sono gli scozzesi i più inclini a fingersi malati in queste circostanze, inventandosi mediamente quattro giornate di ‘malattia natalizia’, oltre a essere anche – di gran lunga – i soggetti che si sentono meno in colpa per la frode. Solo il 21% ha espresso dispiacere, mentre i londinesi sono risultati essere i più propensi a provare un senso di colpa, al 45%.

Chi si finge malato passa molto tempo a dormire per smaltire le sbornie

La presenza del fenomeno è comunque molto variabile a livello nazionale. Per esempio, secondo quanto riferito dai ricercatori, nello Yorkshire – una zona relativamente povera del nord dell’Inghilterra – i lavoratori “si prendono le giornate di malattia solo se non stanno bene”… Comunque sia, risulta che il 38% dei finti malati passa le giornate ‘liberate’ dalla finzione soprattutto dormendo – presumibilmente per riprendersi dai bagordi delle serate precedenti che, in Inghilterra, spesso hanno un tasso alcolico significativo. Vale la pena notare che lo studio OnePoll è stato commissionato da un produttore di distillati, la Fireball Whisky, che usa come slogan commerciale “Burns like Hell, tastes like Heaven” – ‘Brucia come l’Inferno, sa di Paradiso’. Ad ogni modo, il 27% dei ‘malati’ dedicherebbe invece il tempo ricavato per stare in compagnia di amici e parenti…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *