La gaffe del Ministro Lollobrigida sulla siccità nel Sud Italia è sgradevole. Ma sono altri gli argomenti di agricoltura che dovrebbero essere al centro della campagna elettorale per le europee

Ci dispiace scriverlo, ma le polemiche sulle parole – sicuramente sgradevoli – del Ministro sono inutili. Ci sono cose più serie a cui pensare, sul Sud e sull’agricoltura

Alla fine è stata solo una gaffe: “Per fortuna la siccità colpisce solo il Sud” (qui un video che prendiamo dal quotidiano La Sicilia). Ma il Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, è stato messo in croce. Tanto rumore per nulla, perché la gaffe non rispecchia il pensiero di un Ministro che dovrebbe essere chiamato in causanon solo dal Sud ma da tutta l’Italia per le scelte sbagliate che ha adottato e che continua ad adottare. Ci riferiamo, in particolare, al grano estero – tenero e duro – che è arrivato in Italia a partire dal Gennaio del 2023. Ma nel nostro Paese, si sa, le cose serie, spesso, finiscono per essere soppiantate da quelle che il poeta Paul Verlaine definiva “feroci sciocchezze”. Noi non ci uniamo al coro di chi, da ieri, si straccia le vesti per una gaffe: soprattutto se questo moralisti pensano che i problemi dell’agricoltura siano questi. Ribadiamo: oggi il problema centrale dell’agricoltura italiana è la globalizzazione dell’economia che fa arrivare nel nostro Paese prodotto agricoli di pessima qualità a prezzi stracciati che inquinano le nostre tavole e ‘drogano’ il mercato interno, facendo precipitare i prezzi di grano duro e tenero e anche alcuni prodotti ortofrutticoli. La cosiddetta ‘Grande informazione’ italiana – che non è tra le prime in classifica nel mondo: anzi – non aiuta la nostra agricoltura. Polemiche inutili come quelle sollevate sulla gaffe del Ministro Lollobrigida sono solo perdite di tempo.

Sono molto più discutibili i luoghi comuni sull’agricoltura di certi candidati alle elezioni europee che tacciono su Green Deal e altre volgari operazioni lobbistiche di Bruxelles

Non è la prima volta che questo benedetto Ministro – che a nostro avviso non dovrebbe occuparsi di agricoltura, perché non sembra avere una grande conoscenza di questo settore diventato vitale in tutto il mondo da quando sono in corso mutamenti climatici in alcuni casi assai strani – finisce nell’occhio del ciclone. Ricordiamo le polemiche scoppiate quando è sceso da un treno: altre chiacchiere inutili. A nostro modesto avviso è molto più discutibile che soggetti che non si sono mai occupati di agricoltura, in questi giorni di campagna elettorale per le elezioni europee, si siano messi a pontificare sul futuro di questo settore blaterando una serie di luoghi comuni. Non abbiamo ancorba ascoltato impegni concreti per smantellare il Green Deal e porcate ‘europeiste’ espressione di lobbismo e affarismo che finiranno di distruggere l’agricoltura del Sud Europa. Tra l’altro, in Italia fare politica assumendo impegni con gli elettori in molti casi serve a poco. Questo perché, in molti casi, gli eletti o si dimenticano degli impegni che hanno assunto o, peggio, fanno l’esatto contrario di ciò che hanno promesso in campagna elettorale. L’esempio dei grillini che avrebbero dovuto “aprire l’Italia come una scatoletta di tonno” e poi hanno governato con la Lega, con il PD e perfino con Mario Draghi è ancora fresco. La verità è che in questa campagna elettorale – con riferimento alla circoscrizione Sicilia Sardegna – non abbiamo ancora ascoltato proposte serie per il rilancio dell’agricoltura.

P.s.

Egregio signor Ministro Lollobrigida, guardi che in Sicilia non c’è alcuna siccità (come può leggere qui)

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