La disfatta dell’Italia agli europei con la Spagna anticipa la fine ingloriosa che farà il nostro Paese dentro la ‘trappola’ della moneta unica europea tra guerra in Ucraina e nuovo Patto di stabilità

La nazionale azzurra che ieri sera è stata sconfitta dagli spagnoli è l’immagine dell’Italia che affoga nell’euro, il ‘cappio’ monetario che i teutonici hanno messo allo ‘Stivale’

Le notizie sono due. La sconfitta della nazionale italiana di calcio agli europei contro la Spagna e un articolo pubblicato ieri dal quotidiano scenarieconomici.it dal titolo emblematico: “Il ventennio dell’euro: i dati sul disastro economico italiano”. Il denominatore comune è la Germania: in questo Paese si stanno svolgendo i compionati europei ed è stato sempre questo Paese ad organizzare la grande truffa dell’euro. Manco a farlo apposta, ieri, in Germania, un’inesistente nazionale italiana è stata surclassata dalla Spagna, che alcuni mezzi di informazione decantano come una squadra dei sogni, immensa, destinata ad “immancabili destini”. Certo, la nazionale spagnola non è da buttare via, soprattutto al confronto con la claudicante e decadente nazionale italiana che ieri sera, più che mai, con la sola eccezione del portiere Donnarumma, era l’immagine dell’Italia che affoga nell’euro, il ‘cappio’ monetario che i teutonici hanno messo al collo dell’Italia.

Gli azzurri trascinati a fondo dagli spagnoli anticipano la fine che farà l’Italia tra guerra in Ucraina e nuovo Patto di stabilità

Ieri sera, seguendo annoiati la partita, non potevamo fare a meno di pensare all’articolo di scenarieconomici.it che demolisce non tanto l’euro quanto i politici italiani che hanno ‘infognato’ quel poco che resta dell’Italia dentro la moneta unica europea. La nazionale italiana di calcio che annaspava in campo anticipava gli effetti nefasti che il nuovo Patto di stabilità avrà sul già traballante Bilancio dello Stato italiano che l’Unione europea dell’euro ‘confeziona’ ogni anno per l’Italia. Il Parlamento italiano, infatti, al di là delle minchiate che raccontano, ormai si limita ad approvare un Bilancio con un ‘perimetro di spesa’, sempre più esiguo, deciso da Bruxelles. Non a caso il Ministro dell’Economia italiano non lo sceglie la politica italiana ma viene imposto dagli ‘europeisti’, con l’avallo dei politici italiani al servizio permanente ed effettivo della Ue. Basti ricordare il ‘siluramento’ dell’economista Paolo Savona nella Primavera del 2018, accettato supinamente da grillini e Lega che stavano dando vita al Governo Giallo-Verde. Due formazioni politiche che, non a caso, da allora ad oggi, non hanno fatto altro che perdere consensi: quasi un segno del destino.

Tranquilli, c’è ancora la partita con la Croazia, speranza indispensabile per non fare riflettere gl’italiani sul disastro che li attende…

Se, come ieri sera in campo, gli spagnoli hanno dominato la partita contro l’Italia, dobbiamo riconoscere che i tedeschi sono riusciti a distruggere prima le Partecipazioni statali italiane, che erano tra le migliori al mondo, e poi la stessa economia italiana dove resistono – ma ancora per poco – solo le piccole e medie imprese tartassate dal Fisco, dall’Inps ormai all’eterna caccia di soldi per pagare i bonus e dalla massoneria deviata dell’Unione europea che è riuscita nel silenzio generale a far passare il nuovo Patto di stabilità. Una bomba ad orologeria che costerà a un’economia italiana ormai ridotta allo stremo altri 100 miliardi di euro in sette anni. Il tutto dentro lo scenario della guerra in Ucraina che, piano piano, sta mandando a fondo l’economia dell’Unione europea con il ‘Grande esattore’ Zelensky sempre intento a chiedere soldi, armi e tra un po’ anche le truppe. Una partecipazione diretta alla guerra che gli ‘europeisti’, fino ad oggi, sono riusciti ad evitare. Ma fino a quando resisteranno? E che dire dei milioni di profughi ucrani presenti nell’Unione europea, che l’informazione ‘europeista’ nasconde? Quanti sono? Sei milioni? Dodici milioni? Diciotto milioni? Tranquilli, c’è ancora la partita con la Croazia, speranza indispensabile per non fare riflettere gl’italiani sul disastro che li attende…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *