La Coldiretti si ‘sveglia’ e si accorge che la Puglia è invasa da grano e lenticchie canadesi al glifosato, carciofi egiziani e prodotti pieni di pesticidi vietati in Europa. Ma no!

Che dire? Meglio tardi che mai

Eh sì, i tempi in cui la Coldiretti si dichiarava contraria alle manifestazioni di protesta degli agricoltori e parlava bene del Governo di Giorgia Meloni sembrano ormai un ricordo. Anche se con un po’ di confusione, creata dai ‘lecchini del potere’ che lavorano per sfasciare la rivolta degli agricoltori, il Movimento di protesta degli agricoltori resiste e va avanti, aiutato dal Governo nazionale che legittima, insieme con i massoni dell’Unione europea, l’invasione nel nostro Paese di prodotti agricoli esteri che in buona parte sono immangiabili. E se poco meno di due mesi fa il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, in un intervento ripreso da un video molto seguito in rete, celebrava le ‘gesta’ del Governo Meloni (qui il video di Ettore Prandini), adesso la Coldiretti ha cambiato linea politica. E lo fa partendo dalla Puglia, prima Regione italiana per la produzione di grano duro. Lo fa denunciando l’invasione di prodotti agricoli esteri in Puglia, Regione governata dagli ultra-liberisti e globalisti del PD, partito europeista per antonomasia. Da leggere un articolo del giornale online STATO QUOTIDIANO dove nel titolo di legge la parola “INVASIONE”. Sempre nel titolo: “Grano con glifosato e arance con pesticidi: mai tanto cibo straniero in Puglia (+66%)“. Sottotitolo: “Prima Regione del Sud per importazioni di prodotti agricoli e agroalimentari dai Paesi extra UE“. Leggendo l’articolo apprendiamo che i dati sull’invasione, in Puglia, di prodotti agricoli esteri, per la precisione provenienti da Paesi extra europei, sono forniti dalla Coldiretti pugliese. (Sopra, foto tratta da Il Gazzettino di Brindisi)

La verità è che il Movimento di protesta degli agricoltori resiste nonostante gli sfasciacarrozze inviati da partiti politici e organizzazioni governative varie

Straordinaria, questa organizzazione agricola. All’inizio, come abbiamo ricordato, schierata in favore del Governo Meloni. Dopo qualche settimana, quando gli agricoltori furibondi si catapultano a Bruxelles, ecco che i trattori targati Coldiretti si presentano nella ‘Capitale’ della massoneria ‘europeista’ per manifestare contro le scelte dell’Unione europea. Ribadiamo: nonostante i continui tentativi di sfasciare il Movimento di protesta degli agricoltori (in Sicilia, in questo momento, è in corso d’opera il tentativo di portare avanti una manifestazione di protesta alternativa alla manifestazione del 22 Marzo promossa dal Movimento La Sicilia alza la voce, addirittura si parla di una manifestazione per il 20 Marzo per cercare di fare apparire il Movimento di protesta diviso), lo stesso Movimento resiste, anche perché dal Governo nazionale e dal Governo siciliano, al di là delle bugie, a sostegno degli agricoltori non è arrivata una beata mazza (la parola sarebbe un’altra, ma ci siamo capiti…). Per non parlare dei ‘controlli’ sul grano estero arrivato in Sicilia nel porto di Pozzallo una ventina di giorni addietro dei quali si sono perse le tracce (i ‘mitici analisti’ dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, che Iddio li illumini sempre…). Le manifestazioni di protesta continuano, perché al di là delle cazzate raccontate dalla televisione sull’economia italiana che va bene, l’agricoltura italiana continua ad affondare.

Anche la Coldiretti adesso parla di concorrenza sleale dei prodotti agricoli esteri

Così la Coldiretti pugliese ha deciso di raccontarci quello che in buona parte si conosce già, con qualche particolare in più. “Mai tanto cibo straniero è arrivato in Puglia”, fa sapere l’organizzazione agricola, che cerca di scongiurare la fuga di tanti agricoltori. Dalla Cordiretti apprendiamo che la Puglia è piena di grano al glifosato: e questo lo sapevamo già. Ma anche carciofi egiziani (altra cosa nota: ne sanno qualcosa, in Sicilia, i produttori di carciofi di Ramacca e Cerda). E arance del Sud Africa (altra cosa vecchia, che inizia, addirittura, alla fine degli anni ’70 del secolo passato). Poi siccome l’agricoltura della Puglia è nota anche per la produzione di uva da tavola, Coldiretti ricorda che arriva tanta uva da tavola estera, anche se non viene specificata la provenienza. “Nel 2023 – leggiamo nel’articolo di STATO QUOTIDIANO che riporta i dati della Coldiretti – secondo i dati provvisori di ISTAT le importazioni in Puglia da Paesi extra UE hanno raggiunto quasi i 3 miliardi di chilogrammi di prodotti agricoli contro 1,7 miliardi del 2022, una concorrenza sleale alle produzione agroalimentari del territorio e ai redditi degli agricoltori”. Nell’articolo si ricorda l’invasione di grano canadese, russo e turco che ha fatto precipitare il prezzo del grano duro pugliese. Tutto noto.

La sviolinata sui pesticidi vietati dall’Unione europea contenuti nei prodotti agricoli esteri che l’Europa accoglie a braccia aperte…

A onor del vero un dato interessante sul grano la Coldiretti lo fornisce e il giornale lo riporta: “Le importazioni di grano russo e turco sono aumentate rispettivamente del +1164% e del +798%, secondo un’analisi del Centro Studi Divulga, un fenomeno mai registrato nella storia del nostro Paese, per cui i prezzi del grano italiano sono crollati del 60% su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro di migliaia di aziende agricole”. Ci chiediamo e chiediamo: i vertici della Coldiretti hanno affrontato tale argomento con il Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, quello che dice che tutto va bene? Poi c’è il capitolo di prodotti agricoli esteri arrivati in Puglia trattati con pesticidi vietati nell’Unione europea: triciclazolo (nel riso), Clorpirifos (nelle arance), propiconazolo (limoni argentini molto diffusi in Sicilia). Stavamo dimenticando le lenticchie canadesi seccate con il glifosato che hanno invaso tutta l’Italia (quasi impossibile trovare un centro commerciale senza le lenticchie canadesi). Anche in questo caso, fatti noti da anni.

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