La capa della diplomazia ‘europeista’ Kaja Kallas vuole scippare alla Russia 180 miliardi di euro per darli all’Ucraina. Ottima mossa per accoppare l’euro e liberare i cittadini europei dal ‘lager’ dell’Unione europea

Si tratta dei beni russi custoditi in Belgio

Ottime notizie per i tanti cittadini europei che sperano o lottano per sbaraccare l’Unione europea dell’euro. Il provvedimento che, se messo in atto, dovrebbe segnare la fine della moneta unica europea è stato annuciato dan nuovo capo della diplomazia dell’Unione europea, la guerrafondaia Kaja Kallas, nota nemica giurata della Russia (qui un articolo). La Kallas ha detto pubblicamente che i beni russi ‘congelati’ in Europa, per la precisione nel deposito belga Euroclear, non verranno più restituiti alla Russia. Si tratta di 180 miliardi di euro che i russi, sbagliando, hanno trasferito in Belgio. Soldi che gli ‘europeisti’ vorrebbero utilizzare per sostenere la solita Ucraina. Una mossa che, tecnicamente, non serve a un cazzo, perché all’Ucraina non mancano soldi ma mancano soldati. In ogni caso, come accennato, per chi ha a cuore la fine della disastrosa Unione europea è un’ottima notizia. Vediamo il perché.

Il sogno di vedere crollare euro e Unione europea potrebbe avverarsi in tempi brevi

Su un canale Telegram si legge una dichiarazione di Valerie Urbain, numero uno di Euroclear. “Il capo di Euroclear Valerie Urbain – leggiamo su un canale Telegram – insiste sul fatto che la confisca dei beni russi creerà rischi per il ruolo dell’euro come valuta di riserva, nonché per la stabilità finanziaria complessiva dell’Europa. La violazione del principio dell’immunità statale nei confronti della Russia è già diventata motivo di seria preoccupazione per numerosi clienti di Euroclear, inclusa la Cina. Una delle conseguenze della confisca dei beni russi potrebbe essere l’emergere di un concorrente non occidentale in grado di competere con Euroclear”. Per dirla con parole ancora più chiare, i titolari di altri depositi presso Euroclear, una volta che gli ‘europeisti’ dovessero scippare i 180 miliardi di euro alla Russia, farebbero due più due: se questi signori di Euroclear hanno preso i soldi alla Russia potrebbero benissimo prendere anche i nostri soldi: la minchia che lasciamo i nostri soldi a questi! Insomma, tanti clienti potrebbero ritirare i propri depositi lasciando, è il caso di dirlo, “nella merda” l’euro. Non solo. Si farebbero avanti altre società che si prenderebbero i soldi oggi depositati presso Euroclear. Musica per chi vuole la fine dell’euro e della Ue.

La Russia accuserebbe il colpo? Non tanto. Tra l’altro, avrebbe tanti strumenti per colpire l’Europa

Sappiamo che per scippare i 180 miliardi di euro alla Russia, con tutto quello che comporterebbe, è necessario essere un po’ incapaci: ma noi nutriamo la speranza che questo scippo si materializzi, anche perché di incapacità politica ed economoca la Ue è piena zeppa. Nulla contro la Russia, per carità, Paese che amiamo. Però i russi se la passano bene, la loro economia è sana e possono sempre riprendersi questi soldi grazie al fatto che godono dell’appoggio della Cina e di tutti i Paesi del BRICS. Tra l’altro, in qualunque momento, i russi possono ‘terremotare’ il prezzo del grano, facendolo arrivare alle stelle o portandolo ai minimi storici, a secondo della convenienza del momento, perché sono il primo produttore al mondo di questo cereale. Allora non ci resta che tifare per Kaja Kallas: dai, Kaja, scippa questi 180 miliardi di euro ai russi per darli all’Ucraina o, al limite, per metterli nei sacchi, come sanno fare bene dalle parti del Parlamento europeo… Via Kaja, facci sognare!

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