Kamala Harris vuole continuare la guerra, Donald Trump è contrario. E ci raccontano che nel confronto ha vinto la prima. Allora siamo tutti guerrafondai? Perché rischiamo di essere bombardati dai russi

Il presidente americano uscente Biden vorrebbe fornire all’Ucraina i missili a lunga gittata per colpire la Russia. I russi replicano che, se ciò avverrà, bombarderanno le città occidentali a cominciare da quelle degli Stati Uniti e dell’Unione europea

Ieri la stragrande maggiorana dei media di quello che resta dell’Unione europea si prodigata senza risparmio per farci sapere che la candidata alla Casa Bianca dei Democratici americani, Kamala Harris, avrebbe vinto il confronto con il candidato Repubblicano, Donald Trump. Questi campioni dell’informazione, tranne rarissimi casi, hanno omesso di illustrare il punto saliente di questo confronto: le guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Kamala Harris vuole il proseguimento della guerra in Ucraina, mentre Trump ha detto a chiare lettere che, se verrà eletto, la prima cosa che farà sarà il blocco della guerra in Ucraina. Sulla guerra in Medio Oriente la situazione è diversa. Benjiamin ‘Bibi’ Netanyahu, che è espressione della lobby ebraica mondiale, non vuole trattare con il presidente uscente Joe Biden e, in generale, con i Democratici americani. In pratica, tratterà solo con i Repubblicani, cioè con Trump. I vertici di Israele sono convinti che a scatenare la guerra in Medio Oriente sono stati i Dem americani: e per questo non intendono trattere con loro. Punto.

Il presidente della Duma di Stato della Russia ha fatto sapere che il suo Paese non esiterà a usare “armi più potenti e distruttive”, precisando che i Paesi occidentali verranno considerati “partecipanti diretti al conflitto militare” in Ucraina

Basta questo semplice schema per capire chi ha vinto e chi ha perso nel confronto tra Trump e la Harris. La guerra in Ucraina ha distrutto e continua a distruggere l’economia dell’Unione europea. Lo hanno capito benissimo i tedeschi. Non a caso l’attuale Cancelliere della Germania, il socialdemocratico Olaf Scholz, da qualche settimana blatera di una possibile pace tra russi e ucraini. Ma è in ritardo di almeno un anno e mezzo. Ormai la Russia ha praticamente vinto la guerra in Ucraina su tutta la linea. I media raccontano del bombardamento di droni a Mosca. Ma non dicono che i militari ucraini e i mercenari che hanno ‘invaso’ la Russia intrufolandosi nella regione di Kursk sono di fatto prigionieri: non a caso, in queste ore, gli americani – o meglio, i Democratici americani con il presidente uscente Biden in testa vorrebbero fornire armi a lungo raggio all’Ucraina per “colpire in profondità la Russia”. La risposta a stretto giro di posta è arrivata da Vjačeslav Viktorovič Volodin, presidente della Duma di Stato, il quale ha affermato che se il territorio russo verrà colpito da missili a lungo raggio la Russia comincerà a usare “armi più potenti e distruttive”, precisando che i Paesi occidentali verranno considerati “partecipanti diretti al conflitto militare”. Traduzione: se la Russia verrà colpita da missili a lungo raggio utti i Paesi che hanno fornito soldi e armi all’Ucraina verranno colpiti con “armi più potenti e distruttive”.

La guerra totale è più vicina di quanto pensiamo. Verremo svegliati dalle bombe sulla testa? Per fortuna che il calcio e il tennis ci tengono occupati…

Ovviamente, i media occidentali abituati a celebrare le ‘gesta’ dei Democratici americani, nel tessere le lodi di Kamala Harris, una delle figure politiche più scialbe e inutili degli Stati Uniti d’America, si sono ‘dimenticati’ di informare il grande pubblico su questi argomenti. Al di là delle stupidaggini che raccontano sulla Harris che sarebbe avanti nei sondaggi rispetto a Trump, noi non escludiamo che i Democratici americani, che ormai non hanno nulla da perdere, forniscano i missili a lungo raggio agli ucraini e ai mercenari. L’alternativa, ormai, è ammettere di avere sbagliato tutto e accettare la sonora sconfitta. Parlano i fatti: in Ucraina i russi hanno distrutto quasi tutte le centrali elettriche di città piccole e grandi per obbligare milioni di ucraini a scappare verso l’Europa; come già accennato, la grottesca ‘invasione’ di militari ucraini e mercenari a Kurks si è trasformata in una trappola e già militari ucraini e mercenari hanno iniziato ad arrendersi. Kamala Harris, che nel 2020 è arrivata tra gli ultimi nelle primarie del Partito Democratico, dovrebbe vincere le elezioni presidenziali americane contro Trump, magari mentre i russi entrano a Kiev. Il tutto con gli abitanti dei Paesi del Nord Europa e dell’Est Europa che fanno come i pazzi perché sono terrorizzati dalla vittoria della Russia in Ucraina. No, noi non escludiamo affatto che i Dem americani forniscano all’Ucraina missili a lungo raggio per “colpire in profondità la Russia”. Se ciò accadrà prepariamoci ai bombardamenti russi con “armi più potenti e distruttive” nelle città occidentali, dall’America all’Europa e non soltanto.

Foto sopra tratta da Il Riformista

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