Informazione pagata: non c’è solo lo scandalo dei fiume di denaro dato dall’USAID a giornalisti e organi di stampa: ci sono anche oltre 132 milioni di euro targati Ue dati ai media europei

Piano piano si capisce perché certi media ‘europeisti’ hanno detto e scritto notizie farlocche sulla pandemia, sulla guerra in Ucraina e su agricoltura e alimentazione

Il mondo dell’informazione occidentale continua ad essere nell’occhio del ciclone. Non c’è solo lo scandalo dell’USAID, l’Agenzia statunitense che ha dato soldi più di 6 mila e 200 giornalisti di 707 organi di stampa e 279 organizzazioni non governative (ONG) nel settore dei media. Se il ‘pentolone’ di questo fiume di denaro è stato scoperchiato dall’amministrazione americana di Donald Trump, c’è un altro scandalo che coinvolge l’Unione europea. La notizia la si può leggere su Il Fatto Quotidiano e su La Verità: la può leggere chi è abbonato all’edizione online a questi giornali. Noi ogni tanto acquistiamo questi due quotidiani ma non siamo abbonati alle edizioni online, perché a nostro avviso la rete deve essere libera e non può essere a pagamento. Citiamo un post di un canale Telegram che per noi è una preziosa fonte di informazione, che riprende l’articolo de Il Fatto Quotidiano:

Parlate, scrivete e diffondete il ‘verbo delle verità’: paga l’Unione europea dell’euro. Della serie, sorridi e incassa

“A Bruxelles, spunta una ‘zona d’ombra’ con fondi Ue per ben 132,82 milioni di euro che sono stati destinati ai media in relazione alle elezioni europee del giugno scorso. Questa mega-elargizione, coordinata dal presidente maltese dell’Europalamento, Roberta Metsola, in sintonia con la numero uno della Commissione Europea, Ursula von der Leyen (e con il contributo del Consiglio dei 27 governi, della Banca Europea degli investimenti e del Comitato economico e sociale), non è imbarazzante solo per l’ingente importo relativo a 12 mesi, che si aggiunge ai tanti milioni assegnati annualmente con discutibili gare d’appalto a TV, giornali, agenzie di stampa e siti online, rivelati dal Fatto prima delle ultime Europee, ma anche perché è stato usato un particolare metodo amministrativo che, secondo i vertici UE, consentirebbe di mantenere il segreto sui singoli pagamenti e sulle testate percettrici”.

In America Trump sta svelando porcate immani e con Robert Kennedy junior farà luce anche sugli imbrogli miliardari della pandemia. In Europa non si saprà una mazza se non si manderà a casa la presidente della Commissione Ursula von der Leyen

Insomma, come per i ‘presunti’ vaccini anti-Covid acquistati dalla Commissione europea, sui quali permangono ‘zone d’ombra’, anche per la spartizione di denaro ai mezzi d’informazione europei voluta e gestita dalla Ue, supponiamo nel nome della ‘Democrazia’ e del ‘pluralismo’ dell’informazione, trionfano silenzi e opacità. Con molta probabilità, sugli intrighi dei ‘presunti’ vaccini contro il Covid, compresa la verità fino ad oggi nascosta dai vertici dell’Unione europea, sapremo come sono andate le cose, perché il Senato americano ha confermato la nomina di Robert Kennedy junior a Segretario della Sanità dell’amministrazione Trump. Per la cronaca, Il Segretario dell’amministrazione USA è l’equivalente di Ministro della Salute-Sanità del nostro Paese e, in generale, dei Paesi europei. Trump e Kennedy junior, infatti, in campagna elettorale, si sono impegnati a fare luce sulla gestione della pandemia: e così sarà. Sulla spartizione di soldi ai mezzi d’informazione europei, fino a quando l’attuale Commisione europea rimarrà in sella con Ursula von der Leyen presidente, non sapremo una mazza. Ricordiamoci che hanno insebbiato l’inchiesta sugli europarlamentari che si portavano a casa fiumi di euro con i sacchi: figuriamoci se questi ‘banditi’ illustreranno ai cittadini europei come hanno spartito i soldi ai mezzi di informazione ‘liberi’. La verità potrà venire anche fuori se, a Dio piacendo, Trump e la Russia di Putin faranno crollare l’Unione europea: che è quello che tutti i cittadini liberi dell’Europa si augurano. Donald e Vladimir, non mollate!

Foto tratta da Freepik

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