Incendi boschivi, l’assessore Albano: un solo datore di lavoro per gli operai forestali. Resta da capire se gli altri assessorati coinvolti hanno realizzato le opere di prevenzione del fuoco

Provvedimento di buon senso dell’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano che cerca di mettere una toppa a un’amministrazione regionale che ai tempi del Governo Lombardo ha ‘spezzettato’ le competenze in materia di lotta e prevenzione degli incendi boschivi dividendole fra ben tre assessorati, creando una grande confusione

“Gli operai forestali, con garanzia occupazionale di 151 giornate lavorative saranno assegnati esclusivamente alle attività antincendio del Corpo forestale. È quanto prevede una circolare del dipartimento regionale del Lavoro in seguito a un accordo con lo stesso Comando, il dipartimento dello Sviluppo rurale e le organizzazioni sindacali”. Così si legge in un comunicato dell’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano. Iniziativa di buon senso da parte dell’assessore Albano, ma anche il segno della confusione che regna nell’amministrazine regionale siciliana. Una confusione che è figlia della pessina riforma della pubblica amministrazione siciliana varata dai tempi del Governo regionale di Raffaele Lombardo (2008-2012). Parlano i fatti: della prevenzione e della lotta degli incendi si occupano ben tre assessorati: l’assessorato all’Agricoltura, l’assessorato al Territorio e Ambiente e il citato assessorato al Lavoro. Sarebbe bastato assegnare a un solo assessorato le competenze in materia di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e tutto sarebbe stato più semplice. Invece è stato complicato tutto, spezzettando le competenza in tre assessorati.

“Facciamo in modo che gli operai abbiano un solo datore di lavoro, ovvero il Corpo Forestale, dando così continuità alla loro opera”

La dichiarazione della citata assessore Nuccia Albano (foto sopra) ci dà in fondo ragione: “Con questo provvedimento – dice l’assessore – consolidiamo il contingente per il contrasto dei roghi e, allo stesso tempo, facciamo in modo che gli operai abbiano un solo datore di lavoro, ovvero il Corpo Forestale, dando così continuità alla loro opera. Si attuano, così, le norme sul rafforzamento delle misure antincendio per evitare, come già accaduto in passato, che nel periodo estivo, nel quale si registrano più incendi, il numero degli operai forestali sia esiguo e non riesca a sopperire alle centinaia di richieste di intervento che arrivano da tutta la Sicilia. Dobbiamo mettere in campo tutte le misure possibili per difendere e conservare il patrimonio boschivo e tutelare le aree protette della nostra regione, salvaguardando l’incolumità pubblica”. Nel comunicato si legge ancora che “All’assegnazione degli operai provvederanno i Centri per l’impiego siciliani in base alle richieste presentate dal Corpo forestale e dal dipartimento dello Sviluppo rurale entro il 12 Aprile, in modo da permettere la selezione entro il 17 dello stesso mese”. Il problema non ta nell’azione dell’assessorato al Lavoro che, lo ribadiamo, ha adottato un provvedimento di buon senso. Quello che ci piacerebbe capire è se sono già state effettuate le opere di prevenzione degli incendi non soltanto nei boschi ma anche nelle aree private e comunali spesso abbandonate.

La ‘stoccata’ del segretatio nazionale del Sifus Confali Giuseppe Fiore al Ministro Nello Musumeci

Ci permettiamo di ricordare che a fine Marzo si è materializzata la prima sciroccata dell’anno, con temperature tutto sommato non eccessive: eppure gli incendi boschivi non sono mancati. Non sono stati incendi terribili ma il fuoco è comparso, sicuramente di origine dolosa e il danno c’è stato. Poniamo queste domande perché ci sembra molto preoccupante la dichiarazione del segretario nazionale del settore forestale del sindacato Sifus Confali, Giuseppe Fiore (foto sopra). Che rivolgendosi al Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci scrive: “Caro Ministro Musumeci, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Emani una direttiva nazionale affinché tutte le Regioni italiane puntino realmente ALLA PREVENZIONE mettendo in campo immediatamente tutti gli operai forestali (manutenzione e antincendio) prima che si perda altro patrimonio boschivo”. Da qualche domanda: i boschi, le aree verdi comunali, le aree verdi private sono state ripulite dall’eventuale presenza di erbe e arbusti secchi? I viali parafuoco e, in generale, tutti gli interventi per prevenire gli incendi boschivi sono stati realizzati? Ci riferiamo alla Sicilia ma anche alle altre Regioni italiane. Tornando alla Sicilia una cosa la scriviamo ora: se dovessero materializzarsi incendi boschivi come quelli della scorso anno chiediamo agli attuali governanti siciliani di non venirci a raccontare che ad appiccare gli incendi sono bande di criminali perché questo lo sappiamo già, anche perché si tratta di un fenomeno mondiale: ed è proprio per questo che ci auguriamo che le opere di prevenzione degli incendi, se non sono ancora state realizzate, vengano realizzate in tempi brevissimi. Gli incendi boschivi di fine Marzo e l’incendio di queste ore a Monterosso Almo (qui un articolo) sono segnali piuttosto brutti.

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