In Sicilia si può sciare da Piano Battaglia all’Etna. La siccità in buona parte inventata per spillare soldi a Roma. Prezzi alti per l’olio extra vergine di oliva siciliano. Parla Mario Pagliaro

Ciò non significa che in alcune aree dell’Isola la siccità, fino a Luglio, non ha provocato danni alle produzioni agricole e alla zootecnia. Ma da Agosto ad oggi in Sicilia sono state registrate abbondanti piogge o oggi sui rilievi montuosi abbonda la neve. Altro che siccità!

Passato il Natale e giunti a fine anno, siamo tornati a sentire Mario Pagliaro come avevamo preannunciato a inizio mese, quando parlando di piogge ed invasi, il chimico del CNR ci aveva anticipato che sarebbe stato un Dicembre oltremodo freddo e piovoso. La ridicola vicenda della “siccità” – con la Sicilia sommersa dalla neve e le piogge che durano da inizio Agosto – è conclusa. Possono parlarne solo i politici locali e qualche collega della stampa locale, con la speranza che Roma si ravveda e torni ad erogare fondi mai pervenuti, e che mai erogherà.

La prima domanda è d’obbligo: a inizio Dicembre lei diceva testualmente che “Il quadro meteorologico nell’emisfero Nord resta estremamente dinamico, con l’aria gelida in Europa in ingresso da Nord e da Occidente durante la settimana, cui si accompagnerà un nuovo afflusso di aria gelida artico su Scandinavia e Russia. Questa dinamicità non fa che favorire l’arrivo di continue grandi piogge accompagnate da nevicate a quote basse o nulle quando in realtà siamo ancora in Autunno”. Perché era così sicuro che ci sarebbe stato un Dcembre oltremodo freddo e piovoso?

“Perché il vortice polare – l’enorme area di bassa pressione che si forma in corrispondenza della regione polare che da inizio Autunno riceve una quantità di radiazione solare bassissima – è letteralmente sconquassato a causa del riscaldamento stratosferico. Questo causa il continuo precipitare di enormi lobi di aria gelida alle medie latitudini su un fronte vastissimo che quest’anno, da inizio Ottobre, comprende anche la piccola Europa occidentale. Dove infatti non solo le piogge sono state eccezionalmente elevate, ma le temperature abbondantemente sotto media”.

IN SICILIA SI PUO’ PUNTARE ANCHE SUL TURISMO LEGATO ALLA PRESENZA DI NEVE SULLE MADONIE E SULL’ETNA

Parliamo di neve. I colleghi di una testata locale non avevano fatto in tempo a pubblicare un articolo sulla mancanza di neve che impedirebbe lo sci sull’Etna e sulle Madonie, che tutte le montagne siciliane sono state ricoperte da enormi quantità di neve (sopra, sciatori a Piano Battaglia, sulle Madonie). Qual è la situazione dell’attività sciistica in Sicilia? 

“A Piano Battaglia, sulle Madonie, oggi funzionano bene i primi impianti sciistici realizzati in Sicilia, serviti da impianti di risalita rifatti integralmente pochi anni fa. La moderna seggiovia riscaldata della Mufara serve due splendide piste su cui è possibile divertirsi anche per sciatori esperti, mentre uno skilift serve una pista più breve e migliorata, sempre sulla Mufara, dove è possibile approfondire la tecnica. Infine, per i bambini e per chi voglia imparare c’è un tapis roulant che serve una pista dalla pendenza minima. Il comprensorio è servito da ottimi Maestri e da un ricco servizio noleggio di sci e scarponi. La copertura nevosa quest’anno è eccezionalmente elevata e gli impianti, gestiti dallo Stato tramite una società di proprietà della ex Provincia regionale di Palermo, funzionano benissimo. Nei giorni scorsi si sono concluse le prove, ed apriranno a breve”.

E sull’Etna?

“Sull’Etna sorge ormai un comprensorio sciistico di livello nazionale. Accanto agli storici impianti sul versante Nord, a Linguaglossa, anch’essi interamente rifatti (3 skilift e 1 seggiovia), sul versante esposto a Sud opera da anni una grande funivia che serve da impianto di risalita su splendide piste rivolte a Sud in cui gli sciatori, che hanno di fronte il mare, hanno la sensazione di planare sul mare. Non solo l’estensione del manto nevoso è enorme, ma la durata della copertura nevosa è tale che nelle stagioni più nevose i gestori degli impianti – come avvenne ancora due anni fa – possono prendere la neve in eccesso sui margini delle piste e prolungare la stagione fino ad Aprile inoltrato”.

L’IMPORTANTE E’ NON INTERROMERE GLI INTERVENTI SULLA RETE IDRICA

Non ricordiamo da molti anni giorni delle Festività Natalizie così freddi e piovosi. La farsa della “siccità”, con le piogge che durano da Agosto e ora con la neve nei rilievi montuosi della Sicilia, è conclusa. Questo rischia però di mettere fine agli interventi sulle reti idriche e sul recupero delle innumerevoli fonti abbandonate. E’ così?

“Credo che invece questa volta la lezione sia stata appresa. Gli interventi ad esempio per utilizzare le tantissime risorse di acqua dolce della Sicilia lasciate inutilizzate per decenni continuano anche in questi giorni. Il fiume Sosio Verdura disperde a mare oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno. Finalmente nei giorni scorsi la Regione, tramite uno dei suoi Consorzi di bonifica, ha installato due pompe capaci di aspirare 80 litri di acqua al secondo dal fiume per irrigare gli agrumeti di Ribera. Sono investimenti dal costo irrisorio quanto efficaci e immediati. Costate meno di 200mila euro, le due pompe e le brevi tubazioni per addurre l’acqua sono state installate a Poggio Diana, a sinistra del fiume, e a Martusa, a destra del fiume. Oltre ad alimentare una vasca di proprietà regionale, le due pompe consentiranno di riempire diversi laghi proprietà delle piccole ma numerose aziende agricole che coltivano i terreni ai lati delle due sponde del fiume”.

IL PREZZO DELL’OLIO D’OLIVA EXTRA VERGINE NON E’ CROLLATO

Sulla produzuone di olio d’oliva extra vergine in Sicilia registriamo notizie contrastanti. Alcuni produttori ci dicono che hanno registrato perdite del 70% della produzione, altri un po’ meno, altri ancora ci dicono che la perdita di produzion e ha sfiprato il 30%. Detto questo, constatiamo che il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine siciliano è rimasto alto: circa 10 euro al litro. Anche se in alcuni centri commerciali sono ricomparse bottiglie di olio d’oliva a meno di 8 euro e anche a 7 euro. Nel complesso, a parte certe ‘sbavature’, il crollo del prezzo dell’olio d’oliva extra vergine non c’è stato. La tesi che il ritorno in grande stile della produzione di olio d’oliva spagnolo che avrebbe fatto crollare i prezzi al livello del 2023 non sembra si sia materializzata. Lei cosa ne pensa’

“Il crollo della produzione spagnola di olive non è stato affatto recuperato. La situazione meteoclimatica in Spagna ha visto il ripetersi di eventi alluvionali, come purtroppo avvenuto anche a Valencia. Gli ulivi sono piante capaci di crescere in condizioni climatiche semi-aride come quelle del Sud della Spagna, ma non al freddo e in terreni allagati. Il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine in Sicilia è ormai stabilmente oltre i 10 euro al litro, con gli oli più pregiati della costa meridionale della Sicilia che ormai vengono venduti quasi interamente fuori dalla nostra Isola a prezzi che si approssimano o superano i 20 euro al litro. Ovunque gli agricoltori siciliani stanno piantando nuovi alberi di ulivo: è una delle tante novità positive dell’agricoltura della nostra Isola. Un’altra è ormai la vendita diretta produttore-consumatore consolidatasi in tutta la Sicilia. Questo consente, da un lato, di remunerare generosamente i produttori, e, dall’altro lato, consente ai consumatori di beneficiare di prodotti di alto pregio. La vendita dei prodotti agricoli dall’agricoltore al consumatore non riguarda solo l’olio extra vergine di oliva ma anche altre produzioni agricole. Guardavo i prezzi online di un ottimo produttore delle squisite arance di Ribera: 37 euro per una cassetta di 16 kg di arance da calibro medio-grande consegnata a casa, incluso il costo di spedizione. Significa un prezzo al kg incluso trasporto e consegna che si attesta intorno a 2-3 euro ma anche oltre. Questa è la via per la rinascita dell’intero comparto agricolo siciliano: sistematica vendita diretta e disintermediazione del mercato. Proprio voi di The Horur Sicilia da quando siete in rete non fate altro che scrivere che, prima di pensare all’export, gli agricoltori siciliani debbano pensare al mercato locale, tranne che per produzioni particolari”.

C’E’ UNA NOTIZIA POSITIVA: I CONSUMATORI SICILIANI, FIN DOV’E’ POSSIBILE, COMINCIANO A PRIVILEGIARE LE PRODUZIONI AGRICOLE SICILIANE RISPETTO ALLE PRODUZIONI AGRICOLE DEL NORD ITALIA E ESTERE

Non conoscevamo questa notizia e ci fa piacere sapere che gli agricoltori siciliani guardano con interesse al mercato locale eliminando, fin dov’è possibile, l’intermediazione dei commercianti. Per molti produttori agricoli siciliani è la via vincente per rilanciare non soltanto l’agricoltura ma tutta l’economia siciliana. Non dimentichiamo che, fino a qualche anno fa, su 13 miliardi di euro – questa la spesa annua che i siciliani spendono per l’alimentazione – gli stessi consumatori siciliani acquistavano solo 2 miliardi di euro di prodotti agricoli della nostra Isola. Il resto dei prodotti agricoli freschi e trasformati consumati in Sicilia, pari a circa 11 miliardi di euro, arrivavano soprattutto dalle Regioni del Nord Italia e dall’estero. Che questo trend stia cominciando a invertirsi è un fatto positivo. I cittadini siciliani debbono aiutare gli agricoltori siciliani acquistando prodotti agricoli siciliani, evitando, fin dove possono di a cquistare prodotti agricoli del Nord Italia. E, se ci riescono, debbono evitare i prodotti agricoli che arrivano dall’estero, che sono spesso di pessima qualità. Ciò posto, un’ultima domanda in attesa di risentirci a fine Gennaio. Per quale motivo in Sicilia circolano previsioni meteo così sballate? Dicono sole, e piove. Dicono “allerta gialla” e si aprono i cieli. Non dicono nulla, ed arrivano tempeste di neve di cui nessuno sapeva nulla. Cosa si può fare per mettere fine a questo stato di cose?

“Da quello dell’Aeronautica militare ad ottimi siti web di associazioni e appassionati di meteorologia, esistono siti web che danno previsioni meteorologiche accurate e puntuali. La Regione siciliana dispone di un ottimo Servizio informativo meteorologico per gli agricoltori operativo dal 2002 quando entrarono in funzione le stazioni elettroniche di rilevamento meteorologiche monitorate costantemente e, l’anno successivo, del Servizio di informazione diretta all agricoltori via SMS su cellulare. Seguirà anche la collaborazione con la sede regionale della Rai per il programma del mattino ‘Buongiorno Regione’. Adesso la Regione siciliana deve consolidare oltre 20 anni di attività del Sias creando ‘Meteo Sicilia’, un servizio informativo meteorologico rivolto all’intera comunità – inclusi i milioni di turisti che ormai visitano ogni anno la Sicilia – simile a quello realizzato dalla Regione Toscana in partnership con il CNR, creando il LaMMA. Abbiamo spiegato a più riprese come ripetere in Sicilia l’esperienza della Toscana. Il prossimo mese torneremo a scriverne sulla rivista Theriaké, accessibile a tutti online gratuitamente”.

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