In Russia iniziate già le opere di prevenzione degli incendi boschivi. Paura di potenze mondiali e sette che danno fuoco ai boschi? In Sicilia avremo la prevenzione o il solito caos?

Il dubbio è che i russi temano gli incendi dolosi più che quelli naturali

Oggi, 20 Marzo 2025, nella Regione di Mosca, in Russia, sono iniziati i lavori di prevenzione degli incendi boschivi. Un canale Telegram riporta la dichiarazione di Andrei Vorobyov, governatore di questa Regione: “Non dovremmo pensare che i tre centimetri di neve caduti oggi possano in qualche modo neutralizzare la nostra attenzione sulla stagione degli incendi. Sappiamo tutti perfettamente che il 43% del territorio della Regione di Mosca è costituito da foreste che necessitano di cure adeguate”. Secondo il governatore, è importante sviluppare algoritmi chiari per il lavoro e la gestione dei processi e prestare particolare attenzione alle torbiere.

Ormai è chiaro che le potenze mondiali si fanno la guerra tra loro manomettendo il clima e provocando incendi e inondazioni

Certo, gli algoritmi e l’attenzione per le torbiere. Ma c’è anche dell’altro. Ovvero gli incendi boschivi dolosi. C’è il dubbio che incendi boschivi e inondazioni facciano parte delle guerre in corso nel mondo. In pratica, le potenze mondiali si farebbero la guerra tra di loro con il controllo del clima. Per provocare le piogge ormai è normale fare ricorso al cloud seeding, tradotto forse impropriamente come inseminazione artificiale delle nuvole (in questo articolo trovate allegati tanti altri articolo che raccontano delle inondazioni provocate dall’uomo). Poi ci sono gli incendi boschivi che potrebbero fare sempre parte delle guerre tra le potenze mondiali a colpi di incendi boschivi (qui un articolo). Da non sottovalutare anche i movimenti di persone che vogliono eliminare la razza umana dalla Terra per salvare la stessa Terra. Vi sembra uno scherzo? Purtroppo è la realtà (qui un articolo).

Nel mondo si fa finta di non vedere gli incendi boschivi per non disturbare chi deve fare ‘operazioni’ nel nome del Green Deal

Insomma, non è un caso che il Governo russo ponga molta attenzione agli incendi boschivi e inizi a Marzo le opere di prevenzione del fuoco. In verità, dovrebbe essere così in ogni area verde del mondo. Ma non è così, tantè vero che ogni anno gli incendi distruggono milioni di ettari di boschi e di torbiere, dal Canada (negli ultimi anni in assoluto il Paese più colpito dagli incendi boschivi) al Sudamerica, dall’Africa all’Australia, dalla Cina agli Stati Uniti d’America, fino all’Europa. Gli incendi boschivi, ogni anno, nel mondo, producono tanta CO 2 ignorata da signori del Green Deal, forse troppo impegnati con le sceneggiate su auto elettriche e cappotti termici agli edifici. Anche la Sicilia, negli ultimi cinque anni, è stata colpita da incendi che hanno incenerito il 50% circa dei boschi. Nella nostra Isola, fino ad oggi, non è stata fatta prevenzione degli incendi boschivi, se non in qualche zona. Si preferisce intervenire con gli aerei antincendio (Canadair) quando il danno ormai è fatto. Non sappiamo se quest’anno si cambierà registro. Il pimo segnale, in verità, è stato positivo: si sono materializzati due giorni di vento di Scirocco e non ci sono stati incendi. Ha funzionato la prevenzione o i criminali che danno alle fiamme i boschi siciliani non sono ancora entrati in azione? Lo vedremo nei prossimi mesi.

Foto tratta da Meteoweb

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