In Occidente è in corso una rivoluzione epocale: tramonto del dollaro americano, Trump liberato dalle accuse per Capitol Hill e fine della ‘Dottrina Chevron’ con il ridimensionamento del potere di FBI, CIA, FED e di altre Agenzie

Anche se non se ne parla una valanga sta travolgendo il cosiddetto Deep State e tutti i poteri occulti dell’Occidente

Nell’Occidente è in corso una rivoluzione della quale si parla poco o nulla. Sono tre le notizie che stanno sconvolgendo gli equilibri occidentali. La prima i nostri lettori la conoscono già: si tratta del processo di ‘dedollarizzazione’. La seconda notizia è una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che scagiona Donald Trump dall’accusa di aggressione al Parlamento di Washington da parte dei suoi sostenutori (o di quelli che dicevano di essere suoi sostenitori…). La terza notizia è la sostanziale abolizione della ‘Dottrina Chevron’, sempre da parte della Corte Suprema americana. Si tratta di tre notizie che cambiano lo scenario politico degli Stati Uniti d’America e i rapporti tra questo Paese e il resto del mondo. Proviamo a entrare, per grandi linee, nei particolari di questi tre cambiamenti epocali. (Sopra, foto della Corte Suprema americana tratta da Wikipedia)

I Democratici americani non sono riusciti a bloccare la ‘dedollarizzazione’ e dovranno per forza di cose uscire di scena

Come scriviamo spesso, la ‘dedollarizzazione’ è in corso e un numero sempre maggiore di Paesi del mondo commerciano i propri beni ignorando il dollaro americano. A fine 2020 il Deep State, ovvero quello che viene chiamato il ‘Governo dei governi’ del cosiddetto Occidente industrializzato, ha portato il Democratico Joe Biden alla Casa Bianca. Le elezioni americane del Dicembre del 2020 sono state farsesche: ma i Democratici erano stati scelti perché avrebbero dovuto bloccare il processo di ‘dedollarizzazione’. E, in effetti, con la guerra in Ucraina, i Democratici americani hanno bloccato il varo della moneta unica del BRICS agganciata all’oro alternativa al dollaro americano per gli scambi commerciali internazionali (qui un articolo). Ma la Cina – che di fatto è il Paese guida del BRICS insieme con Russia e India – ha cambiato strategia. In attesa della moneta unica del BRICS, come già accennato, alcuni Paesi del mondo commercializzano i propri beni ignorando il dollaro americano. La situazione l’ha sintetizzata poco più di un anno fa il senatore americano Repubblicano, Marco Rubio: “Il Brasile, che è il Paese più grande dell’emisfero occidentale a Sud di noi – ha osservato Rubio – ha siglato un accordo commerciale con la Cina. In base a tale accordo hanno deciso di commerciare con le proprie valute nazionali. In pratica, hanno deciso di bypassare il dollaro americano. Questi Paesi stanno creando un’economia parallela, completamente indipendente dagli Stati Uniti. In soli cinque anni non saremo più in grado di dettare nulla a nessuno con sanzioni, perché a quel punto ci saranno così tanti Paesi che commerciano con i propri soldi, e non con il dollaro, che non potremo imporre sanzioni a tutti loro”. Insomma, i Democratci americani hanno fallito e Cina, Russia e altri Paesi si stanno avvantaggiando su tutto l’Occidente.

Dalla Corte Suprema una sorta di ‘benedizione’ a Donald Trump

E’ in questo scenario che si è inserita la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America che ha di fatto ‘cassato’ il processo all’ex presidente, Donald Trump, per i fatti di Capitol Hill del 6 Genaio 2021. Quel giorno un gruppo di persone occupò Capitol Hill, che è la sede del Governo degli Stati Uniti, del Senato, della Camera dei rappresentanti e della Corte Suprema. Il processo a Trump avrebbe dovuto bloccare la sua ricandidatura: ma così non sarà. Il processo andrà per le lunghe e se Trump, com’è probabile, verrà rieletto presidente degli Stati Uniti d’America, il procedimento giudiziario a suo carico verrà bloccato definitivamente. Peraltro, si trattava di un processo-farsa, come tutti gli altri processi intentati contro Trump, che ha la sola colpa di avere un grande seguito popolare.

Drasticamente ridimensionato l’enorme potere che per un quarantennio hanno esercitato le Agenzia americane: FBI, CIA, Federal Reserve System (FED) e altri soggetti che operano, ad esempio, nella sanità

La terza notizia è forse la più nascosta: la fine della dottrina Chevron. Lasciamo ad altri l’illustrazione dettagliata di tale materia. Ci limitiamo soltanto a esporre in estrema sintesi di cosa si tratta. Dal 1984, in seguito a una vicenda giudiziaria nella quale era coinvolta la Chevron, una multinazionale americana che opera nel settore petrolifero, la Corte Suprema degli Stati Uniti decise di assegnare alle Agenzie federali il potere di interpretare le leggi. Per quarant’anni le Agenzie federali – FBI, CIA, Federal Reserve System (FED) e altri soggetti che operano, ad esempio, nella sanità – nelle materia di loro pertinenza hanno aggirato il Parlamento americano, la presidenza degli Stati Uniti e la Magistratura. Di fatto, si era costituiro un ‘Governo dei governi’ che i ‘complottisti’ chiamano Deep State. La sentenza della Corte Suprema dimostra che i ‘complottisti’ avevano ragione: questo superpotere esisteva ed è stato operativo. Dopo 40 anni, la stessa Corte Suprema che l’ha istituito ha deciso di smantellarlo.

La lobby ebraica mondiale potrebbe aver deciso di trattare la questione arabo israeliana direttamente con Cina, Russia e Paesi del BRICS

Va da sé che le tre notizie vanno viste insieme. Il potere, negli Stati Uniti d’America, sta cambiando: e cambierà in tutto l’Occidente. I Democratici, che nel Dicembre del 2020 hanno ‘vinto’ le elezioni presidenziali statunitensi Iddio sa come, sono sconfitti. Ricordiamoci che la lobby ebraica americana, dopo i fatti del 7 Ottobre dello scorso anno, ovvero dopo l’attacco di Hamas a Israele, ha deciso lo ‘svuotamento’ della Striscia di Gaza. Molto probabilmente la lobby ebraica americana (che poi è la lobby ebraica mondiale) ha deciso di affrontare la questione arabo-israeliana trattando direttamente con la Cina, con la Russia, con l’India e, in generale, con tutti i Paesi del BRICS. Bisognerà capire che parte avrà il Governo federale degli Stati Uniti d’America nlla trattativa tra Israele e mondo Arabo. Finora quello che si capisce è che i Democratici americani non sono considerati interlocutori con i quali trattare da Cina, Russia e, in generale, dai Paesi del BRICS. E anche la lobby ebraica americana e mondiale sembra che sia sulla stessa linea.

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