In Italia fervono i preparativi per le manifestazioni i favore dell’Unione europea e dell’Ucraina promosse da partiti politici e sindacati. Perché non organizzare anche i volontari per la pace?

Ora sì che l’Italia torna ardita come nei primi del ‘900 quando la pugna annunciava gloria. PD, Forza Italia, Più Europa, Italia Viva, CGIL, CISL e UIL: questo è il Paese che sogniamo per l’Ucraina di Zelens’kyj e la Ue di Ursula

C’è grande fermento nello schieramento politico e sindacale italiano in sostegno dell’Unione europea e dell’Ucraina. Manifestazioni di qua, manifestazioni di là. Solidarietà a Zelens’kyj di qua, solidarietà a Zelen’skyj di la. Se proprio la dobbiamo dire tutta, beh, ci aspettavamo anche una bella marcia per l’Ucraina e, perché no?, qualche fiaccolata: il fuoco nel buio della sera fa sempre effetto e magari tendenza. Leggiamo che Domenica prossima ci sarà una manifestazione con esponenti del PD, di Forza Italia, di Più Europa e di Italia Viva. Il 15 Marzo ci sarà un’altra manifestazione, sempre in favore dell’Ucraina, con l’adesione di CGIL, CISL e UIL. E una manifestazione promossa da Azione di Carlo Calenda c’è già stata. Con quattro partiti politici e le tre più grandi organizzazioni sindacali italiane siamo certi che saranno manifestazioni oceaniche. Benissimo.

Chi è che oggi non sarebbe disposto a combattere per la grande e immensa Europa unita degli insetti a tavola e dei cappotti termici agli edifici?

Ci chiediamo e chiediamo: solo manifestazioni? La nostra domanda nasce dal fatto che omai da tempo in Ucraina mancano i militari. E ora mancano anche gli aiuti miltari dell’America di Donald Trump. Perché, a questo punto, non organizzare i volontari per partire per l’Ucraina per la pace giusta a fianco dei miliitari ucraini? Volendo, la causa è nobile e, per l’appunto, giusta. Difendere l’Ucraina significa difendere l’Europa, perché “l’Europa si difende in Ucraina”, ci sembra di aver letto. Chi è che non sarebbe disposto a difendere la grande e immensa Europa degli insetti a tavola e dei cappotti termici agli edifici? Lo sappiamo: ci saranno quelli favorevoli e quelli contrari: ma questo è normale. Del resto, non è la prima volta che l’Italia, rispetto alle guerre, si divide in interventisti e anti-interventisti. Quando in Europa scoppiò la Grande Guerra i futuristi, Gabriele D’Annunzio e Casa Savoia erano interventisti, mentre Giolitti e altri politici bolsi e pantofolai erano contrari: mediocrità umane. Passò la tesi ardita dei primi e l’Italia ebba la sua solenne guerra “sola igiene del mondo”, per dirla con il poeta Marinetti. Insomma, si fece un po’ di ‘pulizia’ con un a milionata di morti. Però fu una bella-guerra. O no? Ora, però, è diverso: ora si tratterebbe di partire in una zona di guerra per promuovere la pace giusta. Volete mettere?

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