In Gran Bretagna scatta la protesta di milioni di cittadini che non vogliono portare sulle proprie tavole latte e latticini prodotti da mucche alle quali hanno appioppato l’additivo Bovaer

La questione riguarda anche i bovini da carne. Si teme – giustamente – che questa sostanza chimica danneggi la salute umana, oltre che la salute animale. E perché poi? Per ridurre il 30% circa delle emissioni di metano prodotto dalle mucche

‘Ottime’ notizie per gli allevatori di bovini e, soprattutto, per i consumatori. La solita Unione europea dell’euro ha deciso di associarsi alla Gran Bretagna che ha già appioppato alle mucche un attitivo per ridurre le emissioni di metano. E’ noto che le scorregge delle mucche contengono metano. Invece di cercare un modo per utilizzare questo metano, in Gran Bretagna hanno deciso di inserire negli alimenti dei bovini un additivo – il Bovaer – che dovrebbe ridurre del 30% circa le emissioni di metano. Ai consumatori della Gran Bretagna l’idea di alimentarsi con un latte, formaggi e carne prodotti da mucche trattate con questo additivo non va proprio giù. Così è iniziato il boicottaggio dei supermercati Tesco, Aldi e Morrison e delle catene Starbucks e McDonald’s che vendono prodotti caseari Arla Foods, che contengono l’additivo chimico BOVAER (3-NOP, 3-Nitroossipropanolo). “Nessuno – leggiamo in un post pubblicato da canale Telegram – conosce gli effetti a lungo termine della contaminazione del latte con Bovaer e tra gli studi si segnalano problemi di sterilità (riduzione del peso dei testicoli, del numero di spermatozoi e della loro mobilità)”.

Si ritiene che questo prodotto chimico “abbia un basso rischio per l’uomo al dosaggio consigliato”: allora il rischio per la salute umana c’è?

Direte: che c’entra l’Unione europea con il Bovaer che sta scatenando proteste poplari nel Regno Unito? C”entra, perché come leggiamo in un articolo del il Salvagente: “A Novembre 2021 il gruppo Feedap dell’Efsa ha espresso un parere positivo sulla sicurezza e l’efficacia sul Bovaer per ruminanti destinati alla produzione di latte e alla riproduzione e da Aprile 2022 è stato autorizzato dalla Commissione europea come additivo nell’alimentazione animale in UE. A Maggio scorso anche la Food & Drug Administration (Fda) ha affermato di non avere dubbi sulla efficacia (effetto previsto) dell’additivo e ritiene che abbia un basso rischio per l’uomo al dosaggio consigliato, ossia di 60-80 mg per kg di sostanza secca della razione per le vacche in lattazione” (qui per esteso l’articolo de il Salvagente). La domanda che una normale persona che non ha portato il proprio cervello all’ammasso si pone è: quindi bisogna esporre milioni e milioni di cittadini europei a un additivo per ridurre il 30% delle emissioni di metano da parte dei bovini? Da quello che leggiamo non si tratta di un additivo che non comporta rischi per la salute delle persone ma di un additivo che si ritiene abbia “un basso rischio per l’uomo al dosaggio consigliato”. Quindi il rischio c’è, non è assente! Quindi dobbiamo cominciare a portare sulle nostre tavole latte, formaggi e carne che contengono questo additivo perché “ce lo chiede l’Europa?”. Ovviamente, come sta succedendo nel Regno Unito, nessun consumatore europeo attento alla propria salute porterà mai sulla propria tavola latte, formaggi e carne prodotti da animali ai quali è stato somministrato questo additivo. L’Unione europea sta scomparendo ma gli ‘europeisti’ non perdono occasione per vessare agricoltori (in questo caso allevatori) e cittadini. Prima l’Unione europea dell’euro scomparirà, prima ci salveremo da questi ‘banditi’ degli insetti a tavola, dei cappotti termici’ agli edifici e, adesso, dei bovini ‘alimentati’ a colpi di Bovear.

Vogliono sperimentare questa sostanza chimica su milioni di persone come hanno fatto con il ‘vaccino’ contro il Covid, o presunto tale?

Non sfugge ai lettori che in questa storia ricorrono alcune sigle: oltre all’Unione europea dell’euro ci sono l’Fda e McDonald’s: insomma l’Europa e l’America dei grandi affari nell’interesse della nostra ‘salute’… Vogliono sperimentare questa sostanza chimica su milioni di persone come hanno fatto con il ‘vaccino’ contro il Covid, o presunto tale? Attenzione: qui non si tratta di negare l’importanza delle scoperte scientifiche. In merito alla questione in oggetto, ridurre le emissioni di metano è importante, perché il metano è un gas molto più climaterante della CO2: ciò significa che contribuisce più della stessa CO2 al cosiddetto riscaldamento globale. Ciò posto, non si può proporre ai cittadini di ingerire un additivo dicendo che “si ritiene abbia un basso rischio per l’uomo al dosaggio consigliato”. Perché ciò significa che presenta problemi. In parole semplici, serve più sicurezza per la salute dell’uomo e, in generale, dell’ambiente. Non sarebbe più logico affrontare la questione degli allevamenti intensivi che producono enormi quantità di metano? L’importante è che adesso non ci vengano a dire che chi manifesta dubbi sull’uso dell’additivo Bovaer fa “disinformazione”, proprio ora che i vertici di Facebook hanno deciso di eliminare la censura.

Foto tratta da Wikipedia

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