In Brasile un caldo spaventoso con temperature che hanno superato i 62 gradi con un aumento degli incendi boschivi del 248%. C’è o no di che essere preoccupati in Sicilia?

Oltre un milione di ettari di boschi andati in fiamme

In Brasile l’Estate sta per finire ma il caldo continua raggiungendo temperature record. I 42-44 gradi centigradi sono ormai la norma e fino a qui ci sta. Il problema è che in alcune aree di questo Paese la temperatura ha battuto tutti il record, arrivando a 62,3 gradi centigradi. Si è trattato, in particolare, di un’area dove soffiano sempre i venti caldi: il quartiere di Guaratiba, a Rio de Janeiro. Però la paura è stata tanta, perché a queste temperature, se non c’è come ripararsi, la vita è in pericolo. I meteorologi spiegano che la grande ondata di caldo dovrebbe cominciare a calare domani, Mercoledì 20 Marzo, giorno in cui nell’emisfero australe inizia l’Autunno. Alle alte temperature si sono accmpagnati gli incendi boschivi, che quest’anno in Brasile sono stati devastanti. Lo scorso Gennaio – in piena Estate brasiliana – l’aumento degli incendi boschivi è stato del 248% rispetto allo scorso anno. I danni quantificati raccontano di oltre un milione di ettari di boschi andati in fiamme. Colpita soprattutto la foresta amazzonica dove è sì diminuita la deforestazione ma non gli incendi. Incendi significa non soltanto perdita di boschi ma anche emissioni nell’atmosfera di anidride carbonica (CO2), le più elevate registrate dal 2002 ad oggi nel mese di Febbraio (qui trovate un articolo di greenMe sugli incendi in Brasile e, in generale, nel Sudamerica) (qui un video sugli incendi in Brasile). 8Sopra foto tratta da 24Emilia)

Già a Febbraio, oltre che in Brasile e in qualche altro Paese del Sudamerica, si registrano incendi in Australia, in Texas, in Cina e in Cile

Quando osserviamo con preoccupazione i ritardi nella campagna di prevenzione degli incendi boschivi in Sicilia non lo facciamo per il piacere di farlo e di mettere in difficoltà chi governa: lo facciamo perché abbiamo la sensazione che nella nostra Isola, ancora una volta, il problema vanga sottovalutato. Con tutto il rispetto per l’attuale Governo, non ci sembra che sia stata messa in piedi una campagna di prevenzione degli incendi boschivi degna di questo nome (come abbiamo cercato di illustrare in questo articolo). Non sappiamo che cosa succederà tra qualche mese in Sicilia ma gli oltre 62 gradi centigradi raggiunti in Brasile, dove l’ondata di caldo estivo è stata pesante, non annunciano nulla di buono. Lo scorso anno, a fine Luglio, la temperatura in Sicilia ha raggiunto i 50 gradi; quest’anno la situazione potrebbe essere meno problematica ma potrebbe anche essere più grave dello scorso anno. Inutile ribadire che nel mondo il caldo e gli incendi boschivi sono un problema molto serio. Lo scorso Febbraio, in Australia, nello Stato di Vittoria, un incendio spaventoso – forse il più grave incendio boschivo verificatori in Australia nella storia di questo Paese – ha costretto il Governo ad evacuare circa 30 mila persone (qui un articolo). Un altro incendio spaventoso si è verificato lo scorso mese in Texas: colpiti 300 mila acri di terreni con il coinvolgimento di 60 Contee (qui un articolo). Sempre lo scorso mese, in Cile, è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa degli incendi (qui un articolo). Gli incendi in queste ore hanno colpito anche la Cina (qui un articolo). Incendi in aumento anche nell’Europa sud orientale (qui un video). L’aumento di temperatura gioca un ruolo importante negli incendi ma in molti casi c’è la certezza che si tratti di incendi dolosi. Quando scriviamo che nel mondo operano una o più sette di invasati che vogliono eliminare la vita sulla Terra ci prendono per ‘complottisti’: il problema è che queste sette esistono e non le inventiamo noi (come potete leggere qui).

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