In arrivo un’ondata di freddo e di neve nel Centro Europa e nel Nord Italia. La siccità siciliana che c’è e non c’è. La prossima settimana scirocco. Prevenzione degli incendi ok?

Non è un po’ troppo strano il freddo a Giugno, con l’Estate praticamente arrivata? Adirittura la neve a mille e 300 metri di altitudine!

Siamo alla fine della prima decade di Giugno e nel Nord Italia e in alcuni Paesi del Centro Europa sta per arrivare un’ondata di freddo invernale, in alcuni casi anche con la neve alle porte dell’Estate! Non ci stiamo inventando niente. Ci stiamo limitando a riprendere un articolo di MeteoWeb, autorevole giornale online che si occupa di clima e di altri fenomeni legati a quanto avviene nel nostro tempo, dai terremoti a eventuali problemi sanitari (per esempio la cosiddetta Aviaria). Ebbene, MeteoWeb annuncia cinque giorni di maltempo, a cominciare da domani. Nell’articolo (che potete leggere qui) si può osservare un video con l’immagine satellitare che “evidenzia molto bene il quadro meteorologico europeo, con l’aria fredda polare che inizia ad invadere le isole Britanniche su Scozia e Irlanda, e i forti temporali che si stanno già generando sulla Spagna”. E sarà proprio la Spagna il primo Paese europeo ad essere colpito da eventi climatici estremi, con 180 millimetri di pioggia in meno di 12 ore e “rischio di alluvioni lampo” nella fascia compresa tra Madrid e Valencia. Maltempo anche in Francia, Svizzera, Austria e Germania. Le Regioni del Nord Italia che nei prossimi cinque giorni verranno colpite dal maltempo sono Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige. Mercoledì sera 12 Giugno, leggiamo sempre su MeteoWeb, sulle Alpi tornerà la neve, a quote molto basse per il periodo (1.300 metri di altitudine), ma farà freddo anche al Centro e in alcune zone del Sud (Abruzzo, Molise, Campania)”. In arrivo anche tanta sabbia del Sahara, fenomeno che dovrebbe colpire il Centro Nord Italia e anche il Sud Italia e la Sicilia. E’ normale il freddo con la neve a Giugno?

Ma quale siccità siciliana. Come documenta MeteoWeb nei giorni scorsi nella nostra Isola è caduta dal cielo tanta acqua

E nella nostra Isola? Cominciamo col dire che dobbiamo smentire – sempre con gli articoli di MeteoWeb alla mano – i racconti sulla siccità siciliana. Il titolo di un articolo del 5 Giugno – cioè di tre giorni addietro – fa giustizia di chi cerca di far passare la notizia che la nostra Isola è preda della siccità. Titolo dell’articolo di MeteoWeb:Maltempo Sicilia, seconda giornata consecutiva di forti piogge nel cuore dell’isola”. Sottotitolo: “Maltempo in Sicilia, forti piogge e temporali nelle zone più colpite dalla siccità: una manna dal cielo per i terreni”. Dettagliata la discrizione delle piogge in alcune aree della Sicilia del 5 Giugno: “Soltanto oggi pomeriggio (Mercoledì 5 Giugno ndr), in poche ore, si sono verificati forti temporali che hanno provocato locali nubifragi nel cuore dell’isola: sono caduti ben 37mm di pioggia a Piano Provenzana (Etna Nord), 23mm alla Serra di Bubudello, 20mm al Lago Olivo, 19mm a Capodarso, 15mm a Caltanissetta e Piazza Armerina, 12mm a Mirabella Imbaccari, Turolifi e Petralia Sottana, 11mm a Randazzo, 10mm a Sutera, 7mm a Serracanale e Moio Alcantara, 6mm a Enna e Casteltermini, 5mm a Resuttano e Cammarata, 4mm a Floresta, Centuripe e Castiglione di Sicilia, 3mm ad Acitrezza, Ganti, Trappeto e San Giovanni La Punta”. Sulla base di quali notizie parlano di Sicilia colpita da grave siccità?

Il vero problema è che le dighe artificiali siciliane, che sono una cinquantina, sono gestite malissimo. Altro che mancanza di acqua

Nell’articolo si legge che se è vero che tra l’Autunno scorso e la Primavera di quest’anno in Sicilia c’è stata carenza di piogge provocata dal fenomeno di El Niño, è anche vero che “la situazione è cambiata, le piogge sono arrivate, seppur ancora non così abbondanti da ripristinare la normalità. Tuttavia, sta piovendo più della norma (non dimentichiamo che siamo già a Giugno, in Estate, eppure si susseguono giornate di fresco e maltempo) ed è quindi probabile che l’emergenza venga presto scongiurata” (qui per esteso l’articolo di MeteoWeb). Con tutta l’acqua che è caduta in Sicilia nelle ultime settimane non ci dovrebbe essere siccità in nessuna delle nove province dell’Isola. Se le circa 50 dighe artificiali venissero gestite correttamente invece di essere state per la maggior parte abbandonate e di fatto assegnate ad ambientalisti, pescatori e protagonisti di attività sportive nelle campagne e nelle città della nostra Isola non mancherebbe l’acqua (qui una nostra INCHIESTA sulle dighe artificiali della Sicilia). Un progetto della Cassa per il Mezzogiorno che risale agli anni ’60 poi ripreso a fine anni ’80 dall’Agensud ha finanziato non soltanto il completamento di alcune grandi dighe artificiali siciliane ma anche le cosiddette “interconnessioni idriche”, ovvero i collegamenti fra le grandi dighe della Sicilia. Allora in alcune aree della nostra Isola pioveva in abbondanza e in altre aree pioveva meno. Le “interconnessioni idriche”, ovvero i collegamenti fra le grandi dighe artificiali, avrebbero assicurato l’acqua a tutt’e nove le province siciliane in ogni periodo dell’anno. Chi scrive si è occupato, da giornalista, di questi argomenti alla fine degli anni ’80 e nei primi anni ’90 per il quotidiano L’Ora di Palermo e per Lettera Sud, il settimanale economico e finanziario de Il Mattino di Napoli. Queste grandi opere rientravano tra i grandi appalti che nei primi anni ’90 avevano destato l’attenzione del Giudice Giovanni Falcone.

La prossima settimana in Sicilia arriverà la prima sciroccata estiva. Ci auguriam,o che non arrivino anche gli incendi boschivi (e non soltanto boschivi)

Una notizia, infine, che potrebbe non essere particolarmente buona per la Sicilia. MeteoWeb scrive che “il caldo rimarrà confinato alla Sicilia orientale e alla Calabria jonica, in ogni caso senza eccessi, in un contesto di forte maltempo di scirocco, venti impetuosi, nubi, tanta sabbia del Sahara”. Siamo arrivati al punto che ci interessa: l’arrivo della prima sciroccata estiva nella nostra Isola. Negli ultimi anni il vento di scirocco, in Sicilia, ha dato la stura a grandi incendi boschivi e non soltanto boschivi quasi tutti di origine dolosa. Ci auguriamo che i “venti impetuosi” annunciati da giornale non siano molto caldi e ci auguriamo soprattutto che la Regione siciliana abbia messo in campo tutti gli accorgimenti tecnici per prevenire gli incendi che, soprattutto dal 2021 in poi, hanno ridotto drasticamente il patrimonio boschivo siciliano. Speriamo bene.

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