Il rapporto problematico dei discepoli con i beni terreni: “Abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, cosa ne viene?”. Ma Gesù li rassicura spiegando che conta solo la ricchezza dell’anima

di Frate Domenico Spatola

“E più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”

Il ricco che scappò via fu, per il gruppo, una occasione perduta. Avrebbe potuto infatti, con i suoi beni, essere utile. Ma Gesù rincarò la dose, affermando la difficoltà, per ogni ricco, entrare nel regno dei cieli. Con un paradosso volle marcare la difficoltà. Il confronto fu col cammello, cui sarebbe stato più facile attraversare la cruna di un ago. Frastornati i discepoli, sino alla paura di ciò che li aspettava: “Chi può essere salvato?”, gli chiesero. Gesù li confortò, invitandoli ad aver fiducia in Dio, cui “tutto è possibile”. Rincuorato, Pietro, a nome del gruppo, presentò il conto: “Abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, cosa ne viene?”. Di ricompense, Gesù gliene promise due: al futuro sarebbero stati protagonisti con lui sul trono a giudicare le dodici tribù d’Israele. Per il presente li rassicura che avrebbero ricevuto cento volte di più di quanto avevano lasciato per il suo nome. Aggiunse in più che avevano pure garantita la vita eterna.

Foto tratta da La Luce di Maria

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