Il presidente della Siria Assad sarebbe morto in uno strano incidente aereo? O è già in Russia? In questa storia tra ombre (tante) e luci (poche) qual è il vero ruolo di Turchia, USA e Russia?

Le notizie di queste ore sulla sorte del presidente della Siria vanno prese al condizionale

La notizia di queste ore è che il presidente della Siria, Bashar al-Assad, potrebbe essere morto in uno strano incidente aereo. O potrebbe essere già in Russia. Da dove nasce la notizia della ipotetica morte di Assad in un incidente (o attetato?) aereo? da un’esplosione avvenuta nel villaggio di Al-Suwayri, a ovest di Homs (foto sotto tratta da un canale Telegram). Tutto va al condizionale, perché in questa fase non è facile capire cosa sta succedendo in Siria. Su un canale Telegram leggiamo che Assad avrebbe lasciato Damasco “a bordo di un aereo cargo russo IL-76T, diretto verso una destinazione sconosciuta, con ogni probabilità la Russia”. Solo che tale aereo con “presumibilmente ha a bordo Assad è scomparso dai radar”. Il “presumibilmente” dà la misura dell’incertezza. “L’aereo – leggiamo sempre sul canale Telegram – è sceso da oltre 12.000 piedi di altitudine a 3.500 piedi in pochi minuti, appena fuori dallo spazio aereo libanese a nord di Akkar”. Queste sono le ultime notizie. Dopo di che il vuoto. (Sopra, nella foto tratta da un canale Telegram, la mappa 3D della traiettoria di volo dell’IL-76T che presumibilmente trasportava Bashar al-Assad).

Se la Siria è stata occupata dalle forze ribelli come mai il Primo Ministro della Siria di Assad va a dialogare con i protagonisti di un colpo di Stato? Ma che sta succedendo in Siria? Ci tira i fili di questa storia?

In attesa di capire che fine ha fatto Assad, si sa che il comando generale dell’esercito arabo siriano ha ordinato la resa. Sempre sul canale Telegram leggiamo una notizia strana accompagnata da un video: “Il Primo Ministro siriano Mohammad Ghazi al-Jalali esce di casa a Damasco e si dirige in un albergo per trasferire il potere al cosiddetto Dipartimento delle operazioni militari, guidato dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al Sham. Quindi: nessuna resistenza civile, nessuna resistenza dell’esercito arabo siriano SAA, e il Primo Ministro non abbandona Damasco. C’è ancora molto da capire e sapere per comprendere ciò che è accaduto realmente in Siria”. In effetti, se la Siria è stata occupata dalle forze ribelli come mai il Primo Ministro della Siria di Assad va a dialogare con i protagonisti di un colpo di Stato? Si tratta veramente di un colpo di Stato?

Donald Trump si dissocia e attacca l’ex presidente Obama

Il Ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergej Viktorovič Lavrov, ha affermato che è inaccettabile consentire ai terroristi di impossessarsi di terre in Siria. La Russia sta aiutando l’esercito siriano e sta cercando di fare tutto il possibile per contrastare i terroristi”. Il nuovo presidente americano, Donald Trump, si è chiamato fuori da quanto sta accadendo in Siria. E l’ha fatto con una dichiarazione al vetriolo che tira in ballo l’ex presidente USA, il Democratico Barack Obama: “La Russia non ha mai tratto benefici dalla Siria, ha solo fatto sembrare Obama stupido”. E ancora: “Gli Stati Uniti non dovrebbero interferire nella situazione. La Siria è un disastro, ma non è nostra amica, e gli Stati Uniti non dovrebbero fare nulla. Questa non è la nostra guerra, dobbiamo lasciare che questa situazione si risolva da sola. Non ha senso interferire”, Il nuovo presidente USA si sta dissociando dall’amministrazione di Joe Biden, che è ancora in carica e lo resterà fino al 20 Gennaio per avere le mani libere quando si insedierà alla Casa Bianca?

In questa storia sono troppi gli elementi che sfuggono alla logica politica e geopolitica

Impossibile non dare ragione al Canale Telegram là dove si legge che “C’è ancora molto da capire e sapere per comprendere ciò che è accaduto realmente in Siria”. Sempre su Telegram leggiamo una nota di qualche giorno fa: “La Russia, insieme alla Turchia e all’Iran, adotterà misure per garantire che venga ascoltato l’appello alla riduzione della tensione in Siria. È inaccettabile utilizzare i terroristi della zona vietata di Tahrir al-Sham per scopi geopolitici, come sta accadendo ora in Siria. I rapporti tra Siria e Turchia si stanno normalizzando, su questo non ci sono dubbi”. Ma se la Turchia – stando a quello che si dice – sarebbe dietro quello che, alla fine, è un colpo di Stato in Siria contro Assad che significa che “I rapporti tra Siria e Turchia si stanno normalizzando”? Ora arriva la notizia – ribadiamo, al condizionale – che il presidente della Siria Assad potrebbe essere morto in uno strano incidente aereo, o potrebbe essere in Russia. La verità è che dietro quanto sta accadendo in Siria ci sono troppi elementi che sfuggono alla logica politica e geopolitica. Non da escludere qualche colpo di scena.

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