Il Parlamento europeo sfida Putin e approva a maggioranza una risuluzione che prevede l’uso di armi europee per bombardare la Russia. Siamo in guerra? Sembrerenne di sì. A meno che…

A meno che… a meno che l’attuale capo del Governo italiano, Giorgia Meloni, non si dissoci dal voto del Parlamento europeo. Se verremo attaccati dai russi non sono da escludere ‘problemi’ per la Sicilia, con riferimento al MUOS di Niscemi e alla base militare di Sigonella

L’Unione europea entra ufficialmente in conflitto contro la Russia. Lo ha deciso il Parlamento europeo con 377 voti a favore, 191 contrari e 54 astenuti. Ciò significa che le armi dei Paesi dell’Unione europea potranno essere utilizzate per colpire obiettivi militari in Russia. Ovviamente, i russi, se attaccati con armi europee, colpiranno obiettivi militari dei Paesi europei. Sarà interessante capire se ci sono Paesi Ue che hanno votato contro. Supponiamo che l’Ungheria abbia votato contro. Non è da escludere che altri Paesi europei abbiano fatto lo stesso. Il voto del Parlamento di Strasburgo arriva nelle stesse ore in cui gli occidentali in guerra contro la Russia hanno colpito un deposito di armi russe. Non è difficile capire che siamo ormai in guerra. Così come non è difficile capire che i Paesi europei che in due anni e mezzo di guerra circa hanno fornito basi operative agli occidentali nella guerra contro la Russia sono ormai nel mirino del Paese di Putin. Le parole del capo del Governo italiano, Giorgia Meloni, e del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che si sono arrampicati sugli specchi per far restare l’Italia fuori dalla guerra contro la Russia non sono servite a niente. A meno che, nelle prossime ore, il Governo italiano non rilasci una dichiarazione nella quale prende le distanze dal voto del Parlamento europeo: cosa che non può essere esclusa, perché l’Italia non ha proprio motivo per entrare in guerra contro la Russia. Peraltro sarebbe una mossa politica a effetto che sputtanerebbe definitivamente la finta sinistra italiana targata PD, partito ultra-liberista, globalista e atlantista espressione piena dell’Unione europea ultra-liberista e globalista, nonché atlantista. Anche se va detto che in questi giorni il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha annunciato che il sistema antiaereo Samp/T (il secondo) di cui si parla ormai da mesi, verrà consegnato a Kiev entro la fine di Settembre. Se la Meloni e Tajani dovessero dissociarsi dal voto del Parlamento europeo, beh, Crosetto dovrebbe prendere la via di casa. Superfluo aggiungere che la Sicilia è in prima linea con il MUOS di Niscemi e la base militare di Sigonella. Sono due importantissimi presidi militari americani che i russi non ignorano.

Se armi europee colpiranno la Russia, armi russe colpiranno l’Europa

Ribadiamo: non abbiamo ancora letto dichiarazioni degli attuali governanti italiani. Fino a questo momento possiamo dire che l’epilogo del voto del Parlamento europeo era scontato. Tutto l’Occidente è impegnato nella guerra in Ucraina contro la Russia: e tutto l’Occidente sta perdendo la guerra. L’Ucraina è in buona parte un cumulo di macerie e milioni di profughi ucraini si dovrebbero dirigere dirigendo verso l’Europa, dal momento che i russi hanno distrutto quasi tutte le centrali elettriche di città ucraine grandi e piccole. Tutto questo mentre la grottesca ‘invasione’ in Russia di militari ucraini e mercenari ha il destino segnato. I Democratici americani, a meno di un mese e mezzo dal voto per le elezioni presidenziali, non possono certo presentarsi come i perdenti. Non sappiamo se, come annunciato nei giorni scorsi dal quotidiano britannico Times, gli americani lasceranno agli europei il ‘piacere’ di bombardare “in profondità” la Russia (qui un articolo). Ma sappiamo che i russi hanno detto a chiare lettere che restituiranno pan per focaccia: se verranno bombardati ‘in profondità’, bombarderanno, a propria volta, ‘in profondità’ i Paesi occidentali. Tra l’altro, il presidente Putin ha detto che gli ucraini non sono in grado di utilizzare certe armi, che possono essere usate solo da militari NATO e occidentali. Se armi europee colpiranno la Russia, armi russe colpiranno l’Europa. Come si usa dire nei quartieri popolari di Palermo, p’un curnutu, un curnutu e ‘mmiensu…

Ah, dimenticavamo 1: l’inneffabile Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha voluto l’estone Kaya Kallas come della diplomazia europea. E la Kallas è nota per la sua russofobia…

Ah, dimenticavamo 2: per fortuna che gli italiani hanno il calcio e il tennis e non dovrebbero lamentarsi: a patto che non comincino a cadere bombe russe sulle teste…

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