Il nuovo Patto di stabilità approvato dal Parlamento europeo distruggerà l’Italia. I partiti politici italiani hanno votato “No” ma ci tengono ancora prigioneri di un’Unione europea di falliti e affaristi

I partiti politici italiani non sono contro il nuovo Patto di stabilità: se così fosse porterebbero subito l’Italia fuori dall’attuale Unione europea. Non lo hanno votato solo perché contano di carpire il voto ai cittadini italiani alle elezioni europee di Giugno, ammesso che si voti

Un sussulto di dignità di chi rappresenta l’Italia nel Parlamento europeo? No, solo una volgare finzione per salvare la faccia. Succede che il celebrato Patto di stabilità tanto caro agli ‘europeisti’ è stato sì approvato dal Parlamento europeo in uscita ma senza i sì di quasi tutti i partiti politici italiani. Gli europarlamentari di Fratelli d’Italia, PD, Forza Italia e Lega si sono astenuti. Mentre i deputati europei del Movimento 5 Stelle hanno votato no. Solo tre eurodeputati italiani hanno votato sì a un provvedimento che punta a penalizzare ulteriormente i Paesi europei in difficoltà, Italia in testa. In un’Unione europea con un sistema monetario ‘a credito’, l’Italia non potrà utilizzare il deficit oltre l’1%. Una follia. Ma tanto chi è che si interessa di questi argomenti ‘tecnici’? C’è anche un messaggio nascosto: siccome bisogna pagare almeno le spese obbligatorie e di funzionamento dello Stato, i soldi, i governanti italiani, saranno costretti a prenderli dal risparmio privato degli italiani con il ricorso ai temerari Btp. La domanda logica è: se i partiti politici italiani di maggioranza e di opposizione sono contrari al Patto di stabilità, che l’Ue considera fondamentale, perché il nostro Paese non esce dalla stessa Unione europea, considerato che lo stesso Patto di stabilità si applicherà lo stesso, visto che è stato approvato? Lo sappiamo: le elezioni europee sono alle porte e votare sì a un provvedimento che punta a rendere gli italiani sempre più poveri sarebbe stato un autogol. Non solo i partiti politici tengono l’Italia infognata nell’attuale Unione europea di falliti e affaristi ma fanno finta di ‘opporsi’ per carpire il voto degli italiani alle elezioni europee, ammesso che si voti (qui i nostri dubbi sul fatto che le elezioni europee verranno celebrate).

Matematicamente parlando, il nuovo Patto di stabilità è una grandissima minchiata che produrrà grandissimi danni

Di fatto il nuovo Patto di stabilità è una grandissima minchiata che produrrà grandissimi danni, perché mai e poi mai i Paesi europei più indebitati – Italia, Francia, Belgio, Grecia e Spagna – potranno restituire il debito accumulato. A meno che gli ‘europeisti’ non decidano un’azione di forza: prendersi il risparmio privato di questi Paesi. Ma questo scatenerebbe il finimondo. Facciamo l’esempio dell’Italia, che ha un debito pubblico pari a quasi 3 mila miliardi di euro. Una cifra enorme che lo Stato italiano non potrà mai pagare. A meno che – lo ribadiamo – l’Unione europea non decida di prendersi questi 3 mila miliardi di euro dei 5 mila miliardi (forse anche più di 5 mila miliardi) di risparmio privato dei cittadini italiani. Cosa impossibile, perché perfino un popolo di addormentati dal calcio, dal tennis e dai programmi televisivi svuota-teste si ribellerebbe. Allora a cosa serve il Patto di stabilità? Semplice: a togliere altri soldi all’Italia. Già ogni anno mancano soldi per la sanità pubblica, che ormai nel nostro Paese fa letteralmente pena, tra Pronto soccorso nel caos per mancanza di medici e infermieri e mancanza di posti letto negli ospedali. Ogni anno ci sono sempre meno soldi per le scuole, per le università, per i servizi sociali e via continuando. Ebbene, con il nuovo Patto di stabilità l’Unione europea pretenderà altri tagli alla sanità pubblica, altri tagli alle scuole, altri tagli alle università, altri tagli alla spesa sociale e via continuando. Questo la televisione che vi delizia con notiziari vuoto-niente e programmi ‘intelligenti’ condotti da superpagati paparazzi non ve lo dirà mai: ma i fatti sono i soliti, in parte peggiorati: rispetto del rapporto deficit-Pil, vincoli di bilancio illogici, condizionalità. Non fatevi abbindolare dagli ‘economisti’ che vanno in televisione a dire che per ridurre il deBito pubblico l’Italia deve aumentare la crescita economica. Questa è un’altra grandissima minchiata, perché in un sistema economico e monetario rigido come quello europeo e con le guerre in corso nel mondo destinate a durare negli anni ipotizzare la crescita economica è illusorio. A questo scenario economico mondiale terribile gli ‘europeisti’ hanno aggiunto nuovi tagli della spesa corrente primaria e l’aumento dell’imposizione fiscale, strumenti che deprimono la crescita economica. Ribadiamo: questi raccontano solo spudorate minchiate.

La ‘Grande informazione’ di questo Patto di stabilità non vi dirà una beata minchia. Una speranza comunque c’è: ovvero che l’Unione europea, grazie alla guerra in Ucraina e al caos che si sta scatenando in Medio Oriente, si disintegri

Servirà a qualcosa il “No” degli europarlamentarin italiani? No, perché il Patto di stabilità verrà applicato lo stesso. Logicamente, a voi cittadini non diranno nulla: continueranno a tenervi occupati con le partite di calcio, con le partite di tennis, con le trasmissioni televisive demenziali. I nuovi tagli li pagheranno i medici e gli infermieri che lavorano negli ospedali pubblici italiani: se oggi sono pochi a partire dal prossimo anno saranno sempre di meno, perché i primi tagli verranno effettuali dai 130 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale (che in realtà sono anche meno). Pagheranno, ovviamente, anche i cittadini italiani che si recheranno negli ospedali pubblici, a partire dai Pronto soccorso. Cittadini esasperati che, invece di prendersela con i politici che hanno infognato l’Italia in questa fallimentare Unione europea, se la prendono con i medici e con gli infermieri, che di questa Unione europea di falliti e banditi sono vittime quanto gli stessi cittadini. Pagheranno gli studenti di scuole elementari, medie e superiori, che si ritroveranno in classi sempre più affollate (le “classi pollaio”). Pagheranno le famiglie che per iscrivere i propri figli nelle università spenderanno di più. Pagheranno gli anziani e, in generale, le strutture sociali che si occupano dei meno fortunati. Pagheranno i dipendenti pubblici e i pensionati i quali verranno penalizzati due volte: dall’inflazione e dalla riduzione di stipendi e pensioni. Il conto lo pagheranno le Regioni e i Comuni che avranno a disposizione sempre meno risorse finanziarie. Il conto lo pagheranno i commercianti, perché le famiglie avranno meno soldi per acquistare beni e servizi. Lo pagheranno le imprese che verranno stritolare da nuove tasse e nuove imposte. Il conto non lo pagheranno solo i parlamentari, gli ex parlamentari e, in generale, i garantiti, ovvero coloro i quali ogni mese si mettono in tasca ricche indennità. Ma tranquilli: la ‘Grande informazione’, di tutte queste cose che vi abbiamo raccontato, non vi dirà una beata minchia: le parole “Patto di stabilità” verranno presentate come un fatto positivo con l’Italia che si impegnerà a pagare il debito e bla bla bla. Non c’è alcuna speranza? No, una speranza c’è: che l’Unione europea finisca di infognarsi nella guerra in Ucraina e nel caos che si sta scatenando in Medio Oriente disintegrandosi. Questa volta, a Dio piacendo, abbiamo buone possibilità.

Foto tratta da scenarieconomici.it

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