Il nostro commento ‘complottista’ sul terribile incendio di Los Angeles e dintorni: è un fenomeno naturale o dietro c’è qualche ‘manina’ visto che l’uomo ormai modifica il clima a piacimento?

Lo abbiamo più volte scritto e lo riscriviamo: non è che le grandi potenze mondiali si fanno la guerra tra di loro scatenando inondazioni, siccità e magari incendi?

Lo scriviamo in anticipo: siamo ‘complottisti’. Per un motivo semplice: perché a noi l’incendio che si è scatenato nella zona di Pacific Palisades, a ovest di Los Angeles, sembra molto strano. Da dove spuntano venti impetuosi che soffiano da due giorni e che, forse, smetteranno di tormentare questo angolo della California noto al mondo per la sua ricchezza e la sua opulenza a fine settimana? O dobbiamo fare finta di non sapere che le modificazioni del clima, da parte dell’uomo, sono ormai all’ordine del giorno (qui un articolo)? L’abbiamo già scritto più volte e lo ribadiamo: non è che le grandi potenze mondiali si fanno la guerra tra di loro scatenando inondazioni, siccità e magari incendi (qui un articolo)? Quanto sta avvenendo in California è un fenomeno naturale o c’è qualche altra ‘cosa’ magari legata alle guerre in corso? Poco prima di Natale 2024 l’attentato a Magdeburgo, in Germania (qui un articolo). Circa una settimana fa attentati a New Orleans e Las Vegas (qui un articolo). E da due giorni un terribile incendio in una delle zone più esclusive della California (impressionante questo approfondimento dell’ANSA). Lo scorso 17 Dicembre, quando abbiamo commentato l’attentato in cui ha perso la vita il generale russo, Igor Kirillov (qui il nostro articolo), abbiamo messo nero su bianco il nostro pessimismo:

Un fatto è certo: attentati e l’incendio di Los Angeles e dintorni fanno seguito all’uccisione del generale russo Igor Killirov

“Si tratta di un attentato terroristico gravissimo. E anche molto azzardato. Sfidare la Russia di Putin in questo campo è, a nostro modesto avviso, un atto assai temerario. Vero è, lo ribadiamo, che per l’Occidente è un’umiliazione quanto sta avvenendo in Ucraina dove le truppe della Russia stanno vincendo su tutta la linea. Il fatto che la Russia non sia stata bombardata ‘in profondità’ con i missili a lunga gittata è stata una scelta occidentale di buon senso che ha evitato una reazione russa. Ora è arrivato questo attentato. Un segnale bruttissimo. Non ci sembra azzardato scrivere che potrebbe materializzarsi una reazione russa”. Ovviamente non stiamo affermando che c’è una responsabilità diretta della Russia nell’incendio che sta colpendo Los Angeles e dintorni. Però è innegabile la correlazione temporale tra tanti eventi. Anche perché, oltre alla morte del generale russo, non sono mancate altre provocazioni occidentali contro la Russia. Che dire del miliardo di euro prelevato dai beni russi ‘congelati’ in Occidente per foraggiare l’Ucraina? Invece di chiudere la guerra in Ucraina – che ormai è stata vinta sul campo dalla Russia – i Paesi occidentali continuano a soffiare sul fuoco. Solo che in queste ore al fuoco della geurra in Ucraina (e a Gaza) si è aggiunto il fuoco di Los Angeles.

Nell’area dove va in scena il grande incendio vivono i grandi nomi del cinema

Leggiamo su un canale Telegram: “Le star di Hollywood hanno caldo nel vero senso della parola: il più grande incendio boschivo ha raggiunto la zona di Pacific Palisades a Los Angeles. In particolare vivono lì Jennifer Aniston, Bradley Cooper, Tom Hanks e James Woods. L’incendio sta consumando ville e stabilimenti costosi e minacciando più di 13.000 edifici. Il governatore della California Gavin Newsom ha dichiarato lo stato di emergenza e l’evacuazione obbligatoria di 75mila persone. Anche la residenza del vicepresidente americano Kamala Harris è caduta nella zona di pericolo, nota la NBC. L’incendio ora brucia su una superficie di oltre 1.000 ettari e continua a crescere. I vigili del fuoco hanno difficoltà a spegnere l’incendio mentre la gente del posto, presa dal panico, ha abbandonato le auto in mezzo alle strade, riferisce il canale televisivo locale KTLA 5″.

Foto tratta da Avvenire

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