Il gioco delle tre carte dei Ministri leghisti: hanno erogato alla Regione 300 milioni di euro sulla sanità e se li stanno riprendendo per il Ponte di Messina

In Sicilia, egregi Ministri Giorgetti e Salvini, noi la chiamiamo pigghiata pi fissa. La verità è che gli oltre 11 miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto di Messina non esistono. Ci sono solo poco meno di 3 miliardi e mezzo di euro per iniziare i lavori che pagheranno per il 70% la Regione siciliana e per il 30% la Regione Calabria
MATTEO SALVINI, GIANCARLO GIORGETTI Foto tatta da Il Riformista

Dice il Ministro e capo della Lega, Matteo Salvini, che Sicilia e Calabria debbono contribuire con i propri soldi alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Considerato che l’Italia non ha più nemmeno i soldi per pagare la sanità pubblica sorge il dubbio che i lavori per il Ponte di Messina, per i primi due anni e forse più, li pagheranno per l’70% la Regione siciliana e per il 30% la Regione Calabria. Il conto è presto fatto. Sulla carta il Governo di Giorgia Meloni ha stanziato poco più di 11 miliardi di euro per il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. La domanda è semplice: ma se per fare quadrare i conti della legge nazionale di stabilità 2024 il Governo sta scippando anche le pensioni future di dipendenti pubblici e medici pubblici dove li avrebbe trovati ‘sti 11 miliardi e rotti? A nostro avviso, gli 11 miliardi e rotti non ci sono. Gli unici soldi che sono disponibili per iniziare il prossimo anno i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina il Ministro Salvini ha deciso di scipparli al Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni di euro dalla quota che fa capo alle amministrazioni centrali mentre 1,6 miliardi di euro verrebbero tolti a Sicilia e Calabria. Si tratta di una grandissima porcata ai danni del Sud e della nostra Isola che i parlamentari nazionali eletti in Calabria e nella nostra Isola avrebbero dovuto bloccare facendo le barricate in Parlamento. Ribadiamo: il Ministro leghista Salvini sta facendo pagare l’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina a Sicilia e Calabria. Una vergogna senza fine.

Le promesse del Governo nazionale alla Sicilia valgono zero

Non solo. Siccome i soldi per avviare i lavori del Ponte non bastano, nonostante lo scippo di oltre 2 miliardi di euro al Fondo di sviluppo e coesione, il Ministro Salvini ha chiesto al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, un contributo. Il presidente Schifani ha deciso di togliere un miliardo di euro dai fondi europei destinati alla Sicilia per il Ponte. Ma il Ministro Salvini, con un colpo di mano, invece che un miliardo intende scippare dai fondi europei destinati alla Sicilia un miliardo e 300 milioni di euro, ovvero 300 milioni di euro in più di quanto concordato con il presidente Schifani. Guarda caso, 300 milioni di euro è la somma erogata dallo Stato alla Regione siciliana per chiudere il contenzioso sulla sanità. Lo Stato, è noto, dal 2007 ad oggi, ha scippato al Fondo sanitario regionale siciliano circa 9 miliardi di euro. Gli attuali governanti romani hanno fatto credere al presidente Schifani che, in cambio della rinuncia alla richiesta di restituzione dei 9 miliardi di euro, lo Stato corrisponderebbe ogni anno alla Regione siciliana 300 milioni di euro, riportando addirittura la compartecipazione dello Stato alle spese sanitarie della Sicilia al 50% circa (dal 2009, sulla carta, lo Stato paga il 42% circa delle spese sanitarie della Sicilia). Dove lo Stato italiano troverà i soldi per riportare la quota di partecipazione alle spese sanitarie della Sicilia dal 42% al 50% non si capisce, dal momento che l’Italia deve fronteggiare tre problemi: a) pagare ogni anno 80 miliardi di euro di interessi truffaldini sul debito pubblico; b) si trova sempre in Avanzo primario; c) dovrà fare i conti con il nuovo altrettanto truffaldino Patto di stabilità.

L’unico modo per far ‘posare’ ai leghisti i 300 milioni di euro è minacciarli di mettere fuori dalla giunta regionale l’assessore leghista

Riassumendo, i fatti di queste ore dimostrano che la storia dei 300 erogati alla Regione siciliana per chiudere il contenzioso sulla sanità è stato un tranello leghista per fregare i siciliani. Con molta probabilità il Ministro leghista dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si è messo d’accordo con il Ministro leghista della Infrastrutture, Salvini. Il Ministro Giorgetti, per ‘chiudere’ l’accordo sullo scippo dei 9 miliardi alla sanità siciliana, ha erogato alla Regione siciliana 300 milioni di euro; oggi l’altro Ministro leghista, Salvini, si sta riprendendo i 300 milioni di euro nel nome del Ponte di Messina. Il presidente Schifani (foto sopra) ha a disposizione uno strumento per farsi restituire dal Ministro Salvini i 300 milioni di euro? Assolutamente sì. Schifani è il presidente della Regione, che ha il potere di nominare gli assessori, ma anche di revocare gli incarichi agli stessi assessori. Bene, faccia sapere a Salvini e, in generale, alla Lega che se i 300 milioni di euro non torneranno alla base – cioè alla Regione – manderà a casa l’assessore leghista presente nell’attuale Governo regionale. Presidente Schifani, accettiamo scommesse: appena i leghisti, da Milano a Roma fino in Sicilia verranno a sapere che stanno per perdere la poltrona nel Governo regionale siciliano, ebbene, cominceranno a correre con una mano davanti e l’altra dietro e ‘cacceranno’ subito indietro i 300 milioni di euro senza ‘pipitiare’. Ci creda, presidente, non ci sono altri modi per far passare al Ministro Salvini la sua odiosa prosopopea meneghina. Avanti, presidente Schifani, ci faccia sognare…

P. s.

I siciliani che hanno aderito alla Lega di Salvini la mattina, quando si guardano allo specchio, cosa pensano di se stessi?

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