Il dubbio: la gazzarra andata in scena nella Sala Ovale della Casa Bianca tra Trump, JD Vance e Zelens’kyj non potrebbe essere stata una commedia pre-goldoniana per mettere nel sacco l’Unione europea?

Una possibile tesi diversa rispetto all’interpretazione ufficiale

Da oltre 24 ore la rete e i mezzi d’informazione, compresi quelli pagati dall’USAID e dall’Unione europea, non fanno altro che commentare la baruffa andata in scena ieri nella Sala Ovale della Casa Bianca fra Donald Trump e JD Vance da una parte e Volodymyr Zelens’kyj dall’altra parte. Presidente e vice presidente USA hanno ‘strapazzato’ il presidente dell’Ucraina che si rifiutava di accettare le condizioni americane per fermare la guerra. Mettendo assieme gli umori della rete e i racconti dei mezzi d’informazione, con riferimento alla fetta di popolazione italiana che segue ancora la politica, con una ‘stima sintetica’ (chiedendo scusa agli studiosi di Estimo per la stima un po’ abusiva applicata ad un argomento che ha poco a che vedere con case e terreni), possiamo affermare che il 20% degli elettori italiani aventi diritto che si reca ancora alle urne è favorevoli a Zelens’kyj, il 70% degli elettori che votano è favorevole a Trump, mentre un 10% degli elettori che si cimenta ancora con le schede elettorali si mantiene dubbioso: come vedremo, questo è un dato interessante. Attenzione al dato: il 20% degli elettori aventi diritto non significa il 20 degli elettori, perché ormai in Italia votano, quando va bene, 4 elettori su 10. Lo stesso discorso vale per il restante 80% degli elettori. Non siamo in grado di stimare cosa pensa la maggioranza degli italiani, anche se da quello che si intuisce, sempre sulla rete, pure in questo caso si registra una netta prevalenza in favore del presidente degli Stati Uniti d’America.

Magari abbiamo assistito a una recita?

La cosa che ci lascia un po’ stupiti è che i dubbiosi siano un’esigua minoranza. E tra questi dubbiosi, che già sono pochi, solo una parte minoritaria ritiene che nella gazzarra andata in scena alla Casa Bianca i conti non tornino. Ebbene, noi siamo tra questi. Perché non ci convince la lite che si è materializzata nella Sala Ovale? Perché la tesi che Zelens’kyj sia andato da Trump e da JD Vance per dire no alla pace in salsa russo-americana non ci sembra credibile. Il presidente ucraino sa benissimo che il presidente USA e il presidente russo filano d’amore e d’accordo. Tra l’altro, la Russia di Putin ha vinto sul campo la guerra cpntro l’Occidente e ha già fatto sapere che non cederà mai all’Ucraina i territori di questo Paese conquistati con le armi. Non solo. E’ noto da tempo che l’Ucraina ha ceduto alla Gran Bretagna una parte dei porti, delle centrali nucleari e delle riserve minerali (qui un articolo). Per non parlare di altri rapporti economici che il Paese di Zelens’kyj ha sempre mantenuto con altre realtà europee: per esempio, con l’Italia e soprattutto con la Germania, in entrambi i casi nel settore dei sali potassici. Insomma, per dirla in breve, non escludiamo che quella andata in scena ieri alla Casa Bianca sia stata una commedia pre-goldoniana, con Trump, Vance e Zelens’kyj che potrebbero aver seguito un canovaccio non senza improvvisazioni per lo più concordate.

Ricordiamoci che nelle scorse settimane Zelens’kyj ha già penalizzato l’Unione europea con gli ‘europeisti’ rimasti muti

Cosa ci fa pensare a una recita pre-goldoniana? In primo luogo, la constatazione oggettiva che Zelens’kyj ha già perso la guerra. In secondo luogo perché la ‘rissa’ è andata in scena, di fatto, in mondovisione: e questo è un po’ strano. In terzo luogo, va detto che lo stesso presidente ucrino può ancora risultare utile all’America e alla Russia. In che modo? Partiamo dalla premessa che l’America di Trump, come abbiamo più volte scritto, deve distruggere la globalizzazione economica (come potete leggere qui). E siccome l’Unione europea è parte integrante del sistema ultra-liberista e globalista, il nuovo presidente USA deve polverizzare l’Ue dell’euro che, peraltro, come ha detto lo stesso presidente Trump, ha cercato di fregare gli USA. Agli osservatori attenti non sarà sfuggito che un paio di settimane fa Zelens’kyj, con la scusa di colpire la Russia, ha bloccato il passaggio del gas russo dall’Ucraina verso l’Europa. Con questa mossa il presidente ucraino non ha penalizzato la Russia, che il proprio gas lo vende ad altre decine e decine di Paesi (compresa la Cina): al contrario, ha penalizzato i Paesi dell’Unione europea che, a parte qualche eccezione, non hanno reagito dando per scontata la buona fede di Zelens’skyj.

Trump e Putin, che procedono di comune accordo per eliminare la globalizzazione dell’economia, potrebbero utilizzare Zelens’kyj per…

Ora – questa la nostra ipotesi – Trump e Putin, che già procedono di comune accordo per smantellare il sistema ultra-liberista e globalista, potrebbero aver deciso di utilizzare Zelens’kyj per sfruttare la dabbenaggine politica dei governanti Ue che ce l’hanno a morte con la Russia, non tanto e non soltanto perché, come già ricordato, ha vinto sul campo in Ucraina, ma soprattutto perché Putin ha utilizzato il gas russo per mettere in ginocchio buona parte dell’economia europea: cosa che gli è riuscita perfettamente. E loro, gli ‘europeisti’, vorrebbero fargliela pagare, anche se nemmeno loro sanno in che modo. Da dilettanti allo sbaraglio, gli ‘europeisti’ non sospettano minimamente che la Russia di Putin non aspetta altro che questo: vuole essere attaccata dai Paesi Ue per massacrarli, sotto lo sguardo compiaciuto di Trump che, come già ricordato, deve polverizzare l’Unione europea per stabilire rapporti bilaterali con ogni Paese europeo: volendo, è quello che, con grande lungimiranza politica, ha iniziato a fare il Governo di Giorgia Meloni, mentre gli altri governanti Ue rosicano. Alla fine che faranno gli ‘europesti’? Il grande economista John Kenneth Galbraith dice che “prima o poi il denaro si separa dagli stupidi”. La stessa cosa potrebbe succedere in politica, sostituendo il denaro con il potere…

Foto traatta da Il Giornale

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