Il debito pubblico italiano sfiora 3 mila miliardi di euro e costa agli ignari italiani 90 miliardi di euro ogni anno. Che succederà? Manovre tedesche in Sicilia contro gli USA?

Proviamo a illustrare com’è possibile che, con l’introduzione dell’IMU, con le terribili penalizzazioni ai pensionati, con i tagli spaventosi alla sanità pubblica, con la precarizzazione del lavoro (Jobs Act, Governo di Matteo Renzi dell’immancabile ‘europeista’ Partito Democratico) il debito pubblico italiano, invece di diminuire, aumenta. E perché continuerà ad aumentare 

Il Governo di Mario Monti, alla fine del 2011, traccia la via da seguire per impoverire l’Italia. Il vero obiettivo della Ue, in verità, è mettere le mani su 5-6 miliardi di euro di risparmio privato. Ma almeno su questo la politica italiana fa muro. Però il sistema monetario è sempre quello, l’euro. Con l’Italia costretta a indebitarsi ogni anno, perché quello della moneta unica europea è un sistema di ‘monetazione a debito’. Nessuno spiega agl’italiani com’è possibile che, con l’introduzione dell’IMU, con le terribili penalizzazioni ai pensionati, con i tagli spaventosi alla sanità pubblica, con la precarizzazione del lavoro (Jobs Act, Governo di Matteo Renzi dell’immancabile ‘europeista’ Partito Democratico) il debito pubblico italiano, invece di diminuire, sia aumentato e continui ad aumentare. Oggi sfiora i 2 mila e 900 miliardi di euro. Una follia. La spiegazione della crescita del debito pubblico italiano è che la “produttività” dell’Italia è bassa. Diminuendo il costo del lavoro e aumentando la produttività il debito pubblico si ridurrà, parola dei massoni e predoni dell’Unione europea. Una stupidaggine colossale, perché ciò presuppone una crescita economica addirittura maggiore di quella cinese negli anni migliori di questo Paese. In realtà, il meccanismo infernale dell’euro applicato alla situazione italiana serve solo a far aumentare il debito pubblico e, di conseguenza, a far aumentare gli interessi sul debito pubblico che gli italiani pagano con maggiori tasse e imposte e con minori servizi (vedi i tagli alla sanità pubblica, i tagli alle Regioni e i tagli ai Comuni). Oggi l’Italia paga 90 miliardi di euro di interessi sul debito pubblico ogni anno. Un disastro di cui si parla pochissimo. Gl’italiani vengono raggirati e massacrati dall’Unione europea dell’euro ma la notizia viene nascosta. Con molta probabilità, le prime due tranche del Pnrr – le uniche finora arrivate in Italia – sono servite per pagare una parte degli interessi sul debito pubblico. E che l’Italia sia senza soldi a causa del pagamento degli interessi del debito pubblico e del pagamento delle spese per la guerra in Ucraina e per i profughi ucraini arrivati in Italia lo dimostra il fatto che il Governo di Giorgia Meloni si accinge a vendere dal 10 al 20% di Poste italiane (come potete leggere qui). Gli ‘esegeti’ dell’attuale esecutivo dicono che l’Italia manterrà la maggioranza di Poste italiane, ma non dicono che si ridurranno i dividendi, fidando sul disinteresse degl’italiani per l’economia. (Foto sopra tratta da Avvenire)

Il grosso degli interessi sul debito pubblico l’Italia l’ha pagato e continua a pagarlo riducendo i trasferimenti a Regioni e Comuni, riducendo i fondi alle scuole, tagliando, anno dopo anno, il numero di medici e di infermieri che operano nella sanità pubblica. Ed eliminando il numero di posti letto e interi reparti dagli ospedali pubblici

Siamo arrivati al punto centrale: a partire dagli anni del Governo Monti fino ad oggi dove ha preso i soldi l’Italia per pagare gli interessi sul debito pubblico? In primo luogo tagliando ripetutamente i fondi alla sanità pubblica. Certo, ci sono stati anche i tagli alla scuola, alle università, ai Comuni, alle Regioni, alle Province ormai quasi scomparse. Ma il grosso degli interessi sul debito pubblico l’Italia l’ha pagato e continua a pagarlo riducendo anno dopo anno il numero di medici e di infermieri che operano nella sanità pubblica, riducendo il numero di posti letto, eliminando interi reparti dagli ospedali pubblici. Purtroppo non solo non è facile illustrare alle persone come stanno le cose, ma gli stessi cittadini italiani, tra televisione, Grandi sorelle e cugine, partite di calcio e di tennis e via continuando non sono particolarmente attenti all’Italia che piano piano cola a picco. Nella sanità, per esempio, si accorgono del delirio solo quando finiscono in un Pronto Soccorso con pochi medici e pochi infermieri. Con gli stessi Pronto Soccorso che si trovano nell’impossibilità di trasferire i pazienti nei reparti per mancanza di posti letto. Solo quando aspettano ore e ore prima di essere visitati, o quando finiscono in una barella dentro i ‘reparti’ dei Pronto Soccorso (non sapendo dove piazzare i pazienti, anche gravi, nei Pronto Soccorso hanno istituzionalizzato i ‘reparti’), o quando aspettano mesi e mesi prima di un esame diagnostico nelle strutture sanitarie pubbliche. Solo quando il problema li tocca direttamente i siciliani si incazzano e magari non vanno a votare, non capendo che non votando favoriscono i politici che vorrebbero penalizzare. Spiace scriverlo ma nella stragrande maggioranza dei casi è così. Questa è, in massima parte, la società siciliana di oggi.

Adesso è arrivato il nuovo Patto di stabilità. Che si accompagnerà all’Autonomia differenziata contro Sud e Sicilia. Mossa per mettere in difficoltà gli americani?

Sapete qual è la novità oggi? Che, tra una partita di calcio e l’altra, tra intrattenimenti e ‘amorazzi triviali’ confezionati dalla televisione è arrivato il nuovo Patto di stabilità voluto dall’Unione europea dove continuano a comandare i tedeschi: ovvero da 12 a 18 miliardi di euro all’anno da togliere dalle tasche degl’italiani. Taglieranno altri fondi agli ospedali pubblici? Taglieranno altri fondi ai Comuni? Aboliranno del tutto le Province? Aumenteranno l’età pensionabile portandola a 80 anni? Venderanno quello che resta dei beni pubblici italiani? Da qualche parte i soldi dovranno trovarli. Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che la prima cosa che il Nord Italia chiederà al Governo di Giorgia Meloni sarà l’applicazione dell’Autonomia differenziata, ennesima truffa per scippare a Sud e Sicilia altri 60-70 miliardi di euro all’anno. E infatti il Senato, nei giorni scorsi, anche con i voti dei senatori di Sud e Sicilia, ha approvato il ‘prima lettura’ la legge sull’Autonomia differenziata (qui trovate i nomi dei senatori di Sud e Sicilia che hanno votato sì all’Autonomia differenziata). Questa mossa è stata avallata dalla Germania per mettere in difficoltà gli americani che hanno grandi interessi strategici in Sicilia e anche in alcune aree del Sud Italia? Chissà. Certo è che la base militare di Sigonella e il Muos si trovano nella nostra Isola mentre l’Allied Joint Force Command (JFC)-Naples, comando militare NATO, ha sede a Giugliano in Campania, nell’area della città metropolitana di Napoli. Fantapolitica? Chissà.

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