Il Comando centrale degli Stati Uniti pronto a pianificare un attacco all’Iran? Se ciò avverrà la guerra mondiale sarà matematica, perché i Paesi del BRICS non resteranno a guardare

Nel post di un canale Telegram si legge che “Israele sta avvertendo vari Paesi alleati (tra cui l’India) che la rappresaglia è imminente. L’Iran ha già comunicato che, se avverrà tale attacco, risponderà a sua volta”. Sono tutti impazziti?

Quando, lo scorso 1 Ottobre, abbiamo illustrato e commentato l’attacco dell’Iran a Israele eravamo, come dire?, tormentati dai dubbi. Ci chiedevamo se si era trattato di un vero attacco o di una mezza sceneggiata. Il fatto che gli iraniani avessero avvertito gli americani faceva pensare a qualcosa di concordato: una mezza risposta dell’Iran per tenere buoni chi in questo Paese auspica una vendetta dopo gli attacchi di Israele contro Hamas e Hezbollah (qui il nostrro articolo dell’1 Ottobre). Magari in parte le cose sono andate così, anche se alcuni siti militari israeliani sono stati copiti. Oggi, però, abbiamo la sensazione che aver definito l’attacco dell’Iran a Israele una possibile mezza sceneggiata potrebbe essere stato un errore. Questo perché abbiamo la sensazione che Israele potrebbe reagire attaccando l’Iran. La notizia che leggiamo in un canale Telegram, accompagnata dalla foto che vedete sopra, non sembra annunciare alcunché di buono: anzi. “Il comandante del Comando centrale degli Stati Uniti, generale Michael Kurila – leggiamo nel post – è arrivato a Tel Aviv, per la pianificazione di un attacco di rappresaglia israeliano contro l’Iran. Israele sta avvertendo vari Paesi alleati (tra cui l’India) che la rappresaglia è ‘imminente’. L’Iran ha già comunicato che, se avverrà tale attacco, risponderà a sua volta”. Sono tutti impazziti? Ma se l’attuale presidente uscente degli USA è contrario a un attacco di Israele all’Iran come mai il Comando centrale degli Stati Uniti agisce così?

Da quello che si capisce, il candidato alla Casa Bianca per il Partito Repubblicano, Donald Trump, vuole chiudere subito la guerra in Ucraina, ma altrettanto non si può dire per la guerra in Medio Oriente

Ci sono anche le dichiarazioni del candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, che non annunciano un clima di pace: anzi. Nel corso di un comizio in North Carolina, Trump ha commentato negativamente il no del presidente uscente Joe Biden a un attacco di Israele ai siti nucleari dell’Iran: “Penso che abbia dato la risposta sbagliata – ha detto Trump -. Quando gli hanno posto quella domanda, la risposta avrebbe dovuto essere, prima colpite i siti nucleari e poi vi preoccupate del resto”. Da quello che si capisce, Trump vuole chiudere subito la guerra in Ucraina, ma altrettanto non si può dire per la guerra in Medio Oriente. Sotto il profilo politico-elettorale le parole di Trump vanno incontro alla volontà della lobby israeliana mondiale che, ovviamente, non può essere considerata indifferente alle azioni di Israele. Se il presidente uscente, il Democratico Biden, non è in linea con il capo del Governo israeliano, Benjamin ‘Bibi’ Netanyahu, non altrettanto si può dire di Trump, che invece sostiene a spada tratta Israele. Il problema è che se Israele attacca l’Iran sarà molto difficile evitare un allargamento della guerra, perché l’Iran è alleato di Cina e Russia e, proprio quest’anno, è entrato a far parte del BRICS. Il titolo di un articolo de Il Fatto Quotidiano fa un po’ paura: “Israele minaccia l’Iran, attacchi come a Gaza e Beirut. Teheran risponde: ‘Non giocate col fuoco’”. L’Iran, sotto il profilo militare, è più debole di Israele. Ma Cina e Russia non temono un’eventuale guerra contro Israele. A meno che Israele non possieda armi fuori dal comune (qui un articolo). Anche se sembra un po’ difficile che Cina e Russia non siano in grado di rispondere pan per focaccia a un eventuale uso di armi sofisticate da parte di Israele. Quello che stiamo cercando di dire è che il mondo, in questo momento, è messo veramente male. Se Israele dovesse attaccare l’Iran ci dobbiamo veramente aspettare di tutto…

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