I servizi segreti della Turchia avrebbero sventato un nuovo attentato terroristico a Mosca. Chi è che deve inviare nuove truppe in Ucraina a combattere contro i russi? Non si capisce

Cominciano ad apparire sempre più evidenti le divisioni dell’Unione europea sulla strategia da seguire nella guerra in Ucraina

Nuovo attentato terroristico sventato in Russia, per la precisione a Mosca, grazie all’intervento dei servizi segreti della Turchia di Erdogan? (foto sopra tratta da Il Fatto Quotidiano) La notizia la leggiamo su un Canale Telegram: “L’intelligence turca ha allertato i suoi colleghi russi e ha contribuito a prevenire un secondo attacco terroristico a Mosca dopo l’attacco a Crocus, sostengono i media locali. Secondo quanto riferito, i terroristi stavano progettando di attaccare un centro commerciale affollato”. La notizia non deve stupire. Gli occidentali, che in Ucraina combattono contro la Russia, non riuscendo a piegare i militari russi sul campo di battaglia hanno da tempo optato per la strategia terroristica. La partita è complicata, perché la maggioranza dei Paesi dell’Unione europea appoggia l’Ucraina di Zelenski, ma come scriviamo spesso, ci sono alcuni Paesi europei, capeggiati dalla Germania, che non hanno mai interrotto i rapporti con la Russia e, quindi, con la Cina. I russi hanno scelto la via dello stillicidio: avanzano lentamente in Ucraina distruggendo acquedotti e centrali elettriche per costringere la popolazione ucraina a lasciare il proprio Paese. Gli occidentali, schierati con l’Ucraina, non hanno una strategia militare: hanno soldi, armi ma non hanno militari da mandare al fronte, né una capacità strategica per fronteggiare i russi.

Intanto i russi avanzano, lentamente ma avanzano. E gli abitanti dell’Ucraina scappano verso l’Europa. I giovani ucraini preferiscono fuggire o andare in galera piuttosto che al fronte: e non hanno torto

Così la guerra in Ucraina vede una lenta ma inesorabile avanzata dei russi con gli occidentali in parte divisi che non sanno che pesci prendere. L’Ucraina, dopo aver chiesto e ottenuto soldi e armi dall’Occidente, vorrebbe ricostituire un esercito per reggere la pressione russa. Ma i russi, come già accennato, avanzano lentamente bombardando acquedotti e centrali elettriche per costringere la popolazione ucraina a scappare verso l’Europa. La popolazione del proprio Paese in fuga crea enormi problemi al Governo ucraino, che non riesce a rimpolpare l’esercito perché i giovani ucraini scappano e, se acciuffati dal Governo ucraino, non ne vogliono sapere di andare al fronte a combattere e, in molti casi, a morire, perché fino ad oggi la superiorità strategica e militare dei russi è stata pressoché totale. Il Governo ucraino cerca in tutti i modi di incrementare il proprio esercito, ma i giovani ucraini scappano e, quando vengono catturati, preferiscono in massima parte andare in galera piuttosto che al fronte di guerra. L’unica soluzione sarebbe di mandare al fronte i soldati dei Paesi occidentali. Ma qui si sfasciano i telefoni. Vediamo la situazione per grandi linee.

Fino ad ora l’unica proposta seria per porre fine alla guerra in Ucraina l’ha lanciata la Russia di Putin

Ci sono Paesi occidentali che non hanno nemmeno preso in considerazione l’idea di inviare soldati in Ucraina. Gli americani stanno facendo qualcosa ma l’amministrazione del Democratico Joe Biden è in campagna elettorale per le presidenziali che si terranno a Dicembre e si guarda bene dall’inviare trenta-quarantamila militari americani in Ucraina in uno scenario di guerra che si annuncia come un nuovo Vietnam. Così il cerino acceso è rimasto nelle mani dell’Unione europea, che non solo ospita milioni e milioni di profughi ucraini a costi elevati, non solo ha fornito e continua a fornire armi e soldi all’Ucraina, ma adesso dovrebbe approntare non meno di 100 mila militari. Una follia. Alcuni Paesi europei, per lo più del Nord e dell’Est Europa più la Francia sono pronti a inviare militari in Ucraina, ma la maggioranza dei Paesi Ue è contraria. Il problema si porrà quando verranno designati i nuovi governanti dell’Unione europea, cioè la nuova Commissione europea. Ma è probabile che scoppi un ‘casino’ politico, perché la maggioranza dei Paesi Ue è contraria a inviare militari a combatere (e a morire) in Ucraina. Questo è lo stato dell’arte. Intanto i russi avanzano in tutti i sensi: avanzano in Ucraina e avanzano una proposta di stop alla guerra: i territori russi dell’Ucraina restano alla Russia e discussione aperta sugli altri territori ucraini conquistati sul campo dai russi. La base di partenza è questa. Una base di partenza che sancirebbe la sconfitta dell’Occidente dell’Ucraina. Ovviamente, l’attuale Governo dell’Ucraina non è d’accordo, gli americani non sono d’accordo e la Ue resta nel mezzo di questo ‘bordello’, infognata fino ai capelli… In questo scenario, non riuscendo a vincere sul campo di battaglia, gli occidentali optano per il terrorismo. Attendiamo i nuovi eventi. Intanto la Turchia, Paese sulla carta occidentale, si avvicina sempre di più a Cina e Russia.

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