I russi si sono ripresi la Regione di Kurks e hanno accerchiato 10 mila soldati tra ucraini e mercenari occidentali. Se questi ultimi non si arrenderanno potrebbe succedere di tutto

Com’era prevedibile la grottesca ‘invasione’ della Regione russa di Kurks da parte di ucraini e occidentali si è risolta in un totale fallimento

Da circa due mesi scriviamo che la grottesca ‘invasione’ degli occidentali nella Regione russa di Kurks si è trasformata in una trappola. Da circa due mesi i russi hanno il controllo della zona ma fino a qualche giorno fa temporeggiavano, magari in attesa delle trattative tra il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e il presidente americano, Donald Trump. Da quando il presidente ucraino, Volodymyr Zelens’kyj, è stato allontanato senza tanti complimenti dalla Sala Ovale della Casa Bianca, i russi hanno ripreso ad avanzare. Forse si aspettavano tempi più celeri per l’accordo tra Ucraina e USA. Di sicuro c’è che negli ultimi sette giorni o giù di lì i russi hanno ripreso ad avanzare a Kurks e hanno accerchiato 10 mila soldati. Le fonti dicono che si tratta di soldati ucraini, anche se a noi risulta che a Kurks sono arrivati anche mercenari di mezzo mondo e militari NATO. In ogni caso, un dato sembra certo: ci sono 10 mila soldati, non sappiamo se solo ucraini o anche mercenari, che in questo momento sono circondati dai russi.

A questo punto l’unica cosa sensata è la resa di ucraini e occidentali per evitare altri morti

Su un canale Telegram, di solito molto informato, leggiamo che i russi hanno proposto la resa, che sarebbe stata rifiutata. “Se viene confermato il rifiuto alla resa – leggiamo nel canale Telegram – sarà un massacro per Kiev e gli occidentali”. Come potete notare, anche il canale Telegram scrive “occidentali”, ovvero militari ucraini e mercenari occidentali. Il New York Post, citato dal canale Telegram, scrive: “L’incursione di sette mesi dell’Ucraina nella Regione di Kursk è sull’orlo del collasso dopo che Venerdì le truppe di Mosca hanno sfondato la linea di difesa delle Forze armate ucraine vicino alla città di Sudzha”. Si parla anche di ritiro di ucraini e occidentali. Un fatto è incontrovertibile: l’invasione di Kurks è stata un totale fallimento. Ucraini e occidentali dovevano colpire le città russe, infrastrutture russe e anche una centrale nucleare. Nulla di tutto questo è avvenuto. Sia chiaro che la secca sconfitta a Kurks non riguarda solo l’Ucraina ma tutto l’Occidente che fornisce soldi e armi all’Ucraina. E’ anche una secca scofitta dell’Unione europea di Ursula von der Leyen. E della Francia di Macron. A Kurks e nell’Ucraina i russi stanno vincendo su tutta la linea. Forse Zelen’skyj ha fatto male a non firmare gli accordi con gli americani, perché i russi, oltre ad essersi ripresi la Regione di Kurks, hanno conquistato nuovi territori in Ucraina che non lasceranno più. E non sarà certo l’armata Brancaleone dell’Unione europea dell’euro a fargli cambiare idea.

Foto tratta da Wikipedia

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