I russi bombardando Poltava hanno colpito un centro di addestramento militare della NATO e ci stanno nascondendo tutto? E’ per questo che le Borse mondiali sono crollate?

Troppe cose strane stanno avvenendo in queste ore, come il mega-rimpasto del Governo in Ucraina legato a una catena di dimissioni di quasi la metà dei Ministri. O l’addio al Governo del suo Paese del Ministro degli Esteri della Svezia

Non è che la Russia, bombardando Poltava, in Ucraina, ha colpito un centro di addestramento di militari della NATO e ci stanno nascondendo tutto? Le cronache ufficiali raccontano di 50 morti ma c’è chi dice che si conterebbero oltre 600 tra morti e feriti. Ci auguriamo che la notizia non sia vera: perché se fosse vera sarebbe talmente grave che un terremoto politico avrebbe già travolto tutto l’Occidente. Però le notizie corrono e la rete è libera, così qualcosa trapela. Si racconta, ad esempio, che le dimissioni del Ministro degli Esteri svedese, Tobias Billström, sarebbero legate al bombardamento di Poltava. Sembreerebbe che la Svezia abbia perso l’intero management dei sistemi AEW&C (Airborne Early Warning & Control) della SAAB. Le dimissioni del Ministro degli Esteri svedese non sono le uniche che hanno finito con il coincidere temporalmente con il bombardamento di Poltava. Nella stessa Ucraina sta andando in scena un mega-rimpasto del Governo, frutto, a quanto sembra, di una catena di dimissioni.

I centri di addestramento militare della NATO sono diventati obiettivi sensibili?

Siamo davanti, tanto per cambiare, all’ormai solita disinformazione occidentale? Come scriviamo spesso, non ci sarebbe da stupirsi: dopo la discutibile gestione occidentale della pandemia di Covid raccontare fesserie è ormai una pratica all’ordine del giorno da parte dei media occidentali. Detto questo, fino a questo momento dalla NATO nulla è venuto fuori. Noi, lo ribadiamo, raccogliamo indiscezioni e informazioni sparse nel mondo della rete. E ci imitiamo a qualche considerazione. Fino ad oggi i centri di addestramento e coordinamento della NATO presenti nel territorio ucraino non sono mai stati attaccati. Se dovesse essere vera la notizia che i russi avrebbero colpito un centro di addestramento militare NATO lo scenario cambierebbe radicalmente. Significherebbe che per la Russia tali luoghi sarebbero diventati obiettivi legittimi. Anche in questo caso non ci sarebbe da stupirsi: se con le armi occidentali gli ucraini possono colpire in territorio russo, perché i russi non dovrebbero colpire i centri di addestramento militare della NATO che lavorano per l’Ucraina? Domanda che chiama un’altra domanda: non è che questi ci stanno trascinando nella guerra mondiale tra partite di tennis e di calcio, amorazzi e disinformazione?

Le Borse del mondo crollano, il prezzo del petrolio va giù. Insomma che sta succedendo?

Riassumendo, lo scenario che si presenta sotto gli occhi degli osservatori non è esattamente tranquillizzante. La Russia bombarda Poltava, in Ucraina. Le cronache ci dicono che i morti sarebbero una quarantina ma c’è chi dice che potrebbero essere molti di più. In Occidente la notizia viene minimizzata e questo giù crea dubbi. In Italia, ad esempio, la ‘Grande informazione’ ci bombarda con le storie galanti del Ministro Gennaro San Giuliano, con la crisi politica della Francia, con i risultati delle elezioni in Germania, Per non parlare del solito tennis e del calcio. Intanto un terremoto politico travolge il Governo ucraino con l’uscita di scena della metà dei Ministri, anche se il tutto viene presentato come un normale’rimpasto’ di Governo. La Svezia avrebbe perso ‘pezzi’ importanti del proprio sistema militare, il Ministro degli Esteri di questo Paese si dimette ma tutto viene presentato come normale. Forse il segnale più importante, che non può essere nascosto, sta arrivando con il crollo delle Borse nel mondo (qui un articolo). In generale, gli operatori di Borsa sono sempre informati su quanto avviene nel pianeta, guerre incluse. Idem per chi opera nel complicato mondo del petrolio, il cui prezzo sta andando giù. E se le Borse e il prezzo del petrolio crollano, beh, qualche domanda bisognerebbe porsela. O no?

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