I ribelli Houty che bloccano il Mar Rosso stanno cominciando a cambiare strategia: adesso hanno deciso di affondare le navi occidentali che cercano di aggirare la chiusura del Canale di Suez

Già hanno affondato la prima nave occidentale. La sensazione è che sia solo l’inizio

I guerrieri Houthi hanno cambiato strategia (qui uno dei nostri articoli sui guerrieri Houthi dove si racconta chi sono e quali obiettivi intendono raggiungere). Fino a qualche giorno fa si limitavano a colpire le navi occidentali che provano ad attraversare il Canale di Suez passando dal Golfo di Aden e dal Mar Rosso. Ora hanno inizito ad affondare le navi. E’ questa la fine che ha fatto la portarinfuse greca Tutor. L’affondamento è avvenuto nel Mar Rosso. Gli Houthi, che hanno diffuso un video sull’affondamento della nave (che potete vedere in questo articolo pubblicato da SHIPPING ITALY), hanno fatto sapere di aver avvertito la società armatrice greca Evalend Shipping di non avvicinarsi ai porti iseaeliani. Con molta probabilità, l’avviso dei guerrieri non è stato preso in grande considerazione. Così la nave greca, come usiamo dire noi in Sicilia, è stata ‘inchiummata’. SHIPPING ITALY, il quotidiano del trasporto marittimo che, ovviamente, in questo settore è molto informato, racconta che la nave greca era “una nuovissima kamsarmax da 82.000 tonnellate di portata consegnata nel mese di Settembre del 2022 dal cantiere cinese Jiangsu Yangzi-Mitsui”. Insomma, per sottovalutare gli Houthi i proprietari della nave, sempre per dirla alla siciliana, c’appizzaru ‘u sceccu cu tutta ‘a carrozza: in pratica, hanno perso la nave.

Forse il Governo italiano si dovrebbe dissociare dalla spedizione militare nel Mar Rosso che dovrebbe consentire alle navi commerciali occidentali di passare dal Canale di Suez. Missione fino ad oggi fallita e che adesso sta diventando molto pericolosa

Ribadiamo: i guerrieri Houthi hanno cambiato strategia: non più colpi di avvertimento alle navi occidentali con danni lievi. Ora colpiscono direttamente per mandare a fondo le navi. In questa fase non hanno infierito: hanno sì affondato la nave ma hanno consentito alle forze militari occidentali di mettere in salvo l’equipaggio della nave affondata. Viene da chiedersi che fine ha fatto la spedizione militare occidentale che dovrebbe bloccare i guerrieri Houthy. Di fatto, cercano di colpire i guerrieri Houthi in terra e in mare, ma a quanto pare sta finendo come la guerra in Ucraina, dove gli occidentali, un giorno sì e l’altro pure, prendono ‘colpi in testa’ dai russi. In questo caso gli occidentali i ‘colpi in testa’ li prendono dagli Houthi. Non c’è da stupirsi se gli Houthi stanno di fatto umiliando le navi militari occidentali: dietro questi guerrieri, infatti, oltre all’Iran, ci sono Russia e Cina. Per ora i ribelli Houthi si stanno limitando a controllare la situazione, provocando danni economici enormi all’Occidente le cui navi, per arrivare in Europa, debbono circumnavigare l’Africa. Se qualche nave occidentale prova ad aggirare il divieto dei ribelli viene attacca: prima attacchi lievi, adesso viene direttamente affondata. L’azione degli Houthy, lo ricordiamo, è una ritorsione contro Israele che non molla la presa su Gaza. E siccome dietro Israele c’è la lobby ebraica da sempre molto potente, soprattutto nel mondo bancario e finanziario, è probabile che il capo del Governo israeliano, Benjam ‘Bibi’ Netanyahu, riceva l’indicazione di proseguire la guerra fino alla ‘svuotamento’ di Gaza. Ciò significa che la guerra condotta dai ribelli Houthi, che fino ad oggi hanno dimostrato una netta superiorità strategica e militare rispetto agli occidentali, potrebbe salire di tono. Forse il Governo italiano si dovrebbe dissociare dalla spedizione militare nel Mar Rosso che, fino ad oggi, ha fatto solo buchi nell’acqua. Missione fallimentare che adesso sta divendando molto rischiosa.

Foto tratta da SHIPPING ITALY

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