I ribelli Houthi utilizzano Internet tramite Starlink per combattere contro gli occidentali. Elon Musk ha capito che il mondo sta cambiando e che la censura è una forma di stupidità

La notizia non è nuova. E’ evidente che Musk non è condizionato da Stati Uniti e Ue

C’è una notizia che non è nuova rilanciata da un canale Telegram. “Elon Musk – leggiamo nel post – ha reso disponibile Internet tramite Starlink nello Yemen, parte del quale è controllato dagli Houthi, che sono in guerra contro gli Stati Uniti e Israele. La mappa pubblicata proprio da Elon Musk indica che Internet è disponibile anche nella parte occidentale dello Yemen, controllata dagli Houthi. Nei commenti, a Musk viene chiesto proprio se ciò fornirà agli Houthi la possibilità con Starlink di lanciare missili contro le navi, comprese quelle americane”. La notizia, ribadiamo, non è nuova. Argomento del quale si è scritto e parlato lo scorso Aprile. Il titolo di un articolo pubblicato da START MAGAZINE poco meno di cinque mesi addietro è piuttosto chiaro: “Dalla Russia allo Yemen fino al Sudan. Ecco come i terminali Starlink di SpaceX spopolano sul mercato nero“. Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha più volte criticato il fatto che i russi utilizzino i terminali SpaceX. Per la cronaca, Starlink, come leggiamo su Wikipedia, “è una costellazione di satelliti attualmente in costruzione dal produttore privato aerospaziale statunitense SpaceX per l’accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. La costellazione sarà costituita da migliaia di satelliti miniaturizzati prodotti in massa, collocati in orbita terrestre bassa (LEO), che lavoreranno in sintonia con ricetrasmettitori terrestri. SpaceX è intenzionata, inoltre, alla commercializzazione di alcuni dei suoi satelliti per scopi militari, scientifici ed esplorativi” (qui per esteso l’articolo di Wikipedia).

Il mondo è in evoluzione. Elon Musk l’ha capito, l’Occidente – Unione europea in testa – no. Il blocco del Canale di Suez ribellione antioccidentale

Di fatto, Starlink viene utilizzato dalla Russia nella guerra contro l’Ucraina e dai guerrieri Houti che operano nello Yemen, appoggiati da Cina, Russia e Iran. Sempre per la cronaca, gli Houti hanno bloccato il passaggio delle navi occidentali dal Mar Rosso e dal Canale di Suez. In realtà, il blocco dovrebbe riguardare le navi israeliane e americane, nei fatti tutte le navi commerciali occidentali preferiscono circumnavigare l’Africa piuttosto che avventurarsi nel Mar Rosso e nel Canale di Suez per paura di attacchi da parte dei ribelli Houthi. La Ue ha messo in campo l’Operazione Aspides per cercare di bloccare i ribelli Houthi. Ma la missione è un mezzo fallimento. La verità è che oggi gli occidentali stanno sulle scatole al resto del mondo. Gli abitanti del cosiddetto Occidente industrializzato sono, sì e no, un miliardo a fronte di 8 miliardi di abitanti del Pianeta Terra. Una minoranza che non ha ancora capito che il mondo è cambiato e che, nel giro di pochi anni, Africa, Sudamerica e altri Paesi ancora condizionati dall’Occidente volteranno pagina. Il blocco del Canale di Suez per le navi commerciali occidentali nasce sì come reazione alla guerra di Israele a Gaza ma è anche una ribellione contro tutto l’Occidente che in modo ottuso si rifiuta di prendere atto che il mondo è ormai cambiato. I cambiamenti storici epocali come quelli che stiamo vicendo non possono essere fermati. Sotto questo profilo, l’Unione europea che cerca di bloccare i ribelli Houthi è un esempio ottisità politica. Lo ha capito bene Elon Mask che, pur essendo un occidentale, non ha chiuso al mondo che cambia.

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