I politici che oggi pensano che l’Unione europea per fregare la Russia siglerà accordi con la Cina dovrebbero cambiare mestiere. Russi e cinesi sono così vicini che stanno abolendo i visti

Ancora loro, gli ‘europeisti’ dilettanti allo sbaraglio

Prendiamone atto: nell’Unione europea siamo nelle mani di nessuno. La conoscenza della geopolitica, tra gli ‘europeisti’, non è pari a zero: è sotto zero. Basta seguire l’allucinante dibattito in corso nell’Ue dopo che il presidente americano, Donald Trump, ha cominciato a ‘bastonare’ anche l’Unione europea con i dazi doganali su acciaio e alluminio (e tra circa un mese anche sul rame). A parte la demenziale replica dei vertici Ue su un’ipotetica “risposta proporzionata“, rimaniamo basiti nell’osservare la presenza di politici che blaterano di apertura dell’Unione europea alla Cina e magari all’India (qui un articolo). A parte che non si capisce perché Cina e India dovrebbero cominciare ad acquistare prodotti europei (quali?), chi avanza queste proposte dimentica che Cina e India sono Paesi alleati della Russia.

Pensano veramente che la Cina, alleata di ferro della Russia, aiuti l’Unione europea a fregare il Paese di Putin?

Nelle foto che vedete sopra (che abbiamo visto su X e su Telegram), che risale a qualche giorno fa, si vede il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, che brinda con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Vi interessa sapere a cosa stanno brindando? Se siete interessati continuate a leggere questo articolo. Brindano a un provvedimento che, a breve, diverrà operativo: l’abolizione dei visti. La notizi.a l’abbiamo letta su X e su un canale Telegram: “La Russia e la Cina si stanno preparando per un regime completamente senza visti, ha affermato l’incaricato d’affari dell’ambasciata cinese Zhang Wei“. Se la notizia non fosse vera sarebbe stata smentita. Anche perché non si tratta di una notizia di poco conto: anzi. Tra l’altro, Cina e Russia sono tra i Paesi fondatori del BRIC nel 2006 insieme con Brasile e India; associazione di Paesi che, dal 2010, si chiama BRICS in seguito all’adesione del Sudafrica. Lo scorso anno al BRICS hanno aderito anche Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti e Iran. Quest’anno ha aderito l’Indonesia. E ci sono tanti altri Paesi del mondo che hanno chiesto di aderire. Tra l’altro, la Russia fornisce il gas alla Cina e, insieme, Russia e Cina stanno lavorando alla valorizzazione delle ricchezze minerarie e non soltanto minerarie della Siberia. Morale: pensare di siglare accordi con la Cina per fregare la Russia è da ingenui dilettanti. Cari ‘europeisti’: non vi restano che le armi di Ursula e del Parlamento europeo…

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