I Paesi europei (tranne Svizzera e Serbia) insieme con USA, Giappone e Canada votano ‘No’ a una risoluzione ONU contro il Nazismo

Il fatto che la risoluzione sia stata presentata da Cina, Russia e altri Paesi non allineati all’Occidente giustifica il no a un provvedimento così importante? Così, tra le altre cose, non si ostacola l’antisemitismo

E’ sotto gli occhi di tutti l’ondata di antisemitismo che pervade l’Europa. Le violenze andate in scena in Olanda ne sono una delle tante testimonianze. Per questo è importante capire cosa è avvenuto durante una riunione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) dove è stata presentata e votata, leggiamo su un canale Telegram, una risoluzione per bloccare “la glorificazione del Nazismo, del neonazismo e qualunque altra pratica contribuisca ad alimentare le forme contemporanee” di questa ideologia. La risoluzione è stata approvata con il sì di 116 Paesi. Hanno votato contro 54 Paesi e 11 Paesi si sono astenuti. Colpisce il fatto che tutti i Paesi europei, ad eccezione di Serbia e Svizzera, hanno votato contro. Il fatto che la risoluzione sia stata presentata da Cina, Russia, Corea del Nord, Serbia, Armenia, Bielorussia e altri dodici Paesi giustifica il no di quasi tutta l’Europa a una risoluzione Onu che dice no al ritorno del Nazismo? A nostro avviso, il no a una risoluzione ONU che dice no al ritorno del Nazismo è un gravissimo errore culturale prima che politico.

L’Italia cerca il dialogo con la Cina e poi vota contro a una risoluzione ONU presentata anche dalla stessa Cina? Così si perde credibilità

“La risoluzione – leggiamo in un articolo pubblicato da TOP WAR – elaborata dalla Russia è molto voluminosa e si compone di 74 punti. Raccomanda a tutti gli Stati del mondo di adottare misure legislative e di altro tipo che impediscano una revisione dei risultati della Seconda Guerra Mondiale. Si propone inoltre di vietare le celebrazioni cerimoniali e le glorificazioni della Germania nazista e dei suoi alleati. Il documento chiede di condannare ogni tentativo di glorificare il nazismo, così come le manifestazioni di discriminazione razziale, etnica, religiosa e di altro tipo”. Il Nazismo è nato in Europa e, soprattutto alla luce della spaventosa ondata di antisemitismo dei nostri giorni, deve fare riflettere il voto di quasi tutti i Paesi europei e anche il voto dei rappresentanti di Stati Uniti d’America, Giappone e Canada. Ribadiamo: il fatto che la risoluzione sia stata presentata da Cina, Russia che non sostengono l’Ucraina non giustifica il no. Tanto più che in Ucraina, dopo il colpo di Stato voluto dagli americani nel 2014, veri e propri battaglioni nazisti hanno perseguitato le comunità russe dell’Ucraina. L’Italia non può mandare in Cina i propri rappresentanti per cercare il dialogo e poi votare no a una risoluzione ONU contro il Nazismo vòluta anche dalla stessa Cina! Bisogna essere coerenti, altrimeti si perde credibilità, ammesso che l’Unione europea sia credibile.

Che figura ci fanno in questa storia gli attuali governanti dell’Unione europea? Si dicono preoccupati dal proliferare della “destra estrema” e poi votano no a una risoluzione contro il Nazismo? Possibili legami tra ideologie naziste e globaliste?

Così come la guerra in corso a Gaza non può giustificare il ritorno dell’ideologia antisemita, il fatto di sostenere l’Ucraina nella guerra contro la Russia non può giustificare il no a una risoluzione ONU contro il Nazismo. In politica, per ottenere risultati, bisogna anche sapere mediare, non proseguoore sempre con la ‘pancia’. Tutti siamo d’accordo sul fatto che Israele in Medio Oriente ha aperto quattro fronti di guerra (Gaza, Libano, Siria e Cisgiordania) provocando stragi terribili. Ma tutti sapevamo che dopo la strage del 7 Ottobre, con oltre mille e 200 cittadini israeliani ammazzati, la reazione di Israele sarebbe stata durissima. E così è stato e continua ad essere. Ma non è votando no a una risoluzione ONU per fermare il ritorno del Nazismo che si bloccherà la guerra in Medio Oriente, la guerra in Ucraina e il dilagare di altre guerre nel mondo. Anzi, il rischio, molto concreto, è che avvenga l’esatto contrario. Non sfugge una contraddizione tutta interna all’attuale Unione europea, o meglio, a chi oggi, sempre con meno consenso popolare, continua a governare la Ue. Gli attuali governanti dell’Europa unita si dicono preoccupati per la proliferazione della “destra estrema” e poi si oppongono a una risoluzione ONU contro il Nazismo. C’è anche un risvolto che leggiamo nel post del Canale Telegram: “La risoluzione reca un titolo preciso che fa evidente riferimento alle ideologie globaliste contemporanee la cui follia è di pieno timbro nazista“. Questo post lega l’ideologia nazista alle “ideologie globaliste contemporanee”. E’ un po’ forte, certo. Ma che la globalizzazione abbia elementi criminali è fuor di dubbio: basti pensare allo sfruttamento schiavistico dei lavoratori in certe aree del mondo in alcuni casi accentuato dall’ideologia globalista.

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