I lavori mai iniziati nella piscina comunale di Palermo con i fondi-fantasma del Pnrr sono ormai diventati una barzelletta. Situazione finanziaria critica in tutta l’Italia e nella Ue

di Ciro Lomonte

Le prime tre rate del Pnrr sono state utilizzate dal Governo italiano per evitare il default. Il resto sono solo chiacchiere

Ancora una volta Siciliani Liberi ha avuto ragione. Oggi è il 20 Giugno, e la piscina olimpica di Palermo, dove il 18 Giugno secondo la stampa locale e il Comune sarebbero dovuti iniziare i lavori “finanziati dal Pnrr”, è regolarmente aperta. Dagli inesistenti “appalti” per i bus elettrici “finanziati ad Amat dal Pnrr” ai fantasiosi “lavori ormai in gara con i soldi del Pnrr” di Amap, a più riprese Siciliani Liberi è stata l’unica forza politica a spiegare come mai tali lavori o gli ordini dei nuovi bus non sarebbero mai partiti, non esistendo i soldi del Pnrr: le prime 3 rate del Pnrr sono state utilizzate da Roma per evitare il default, mentre le altre due non sono mai state pagate da Bruxelles. Né mai lo saranno.

La recita dei burocrati del Comune di Palermo

Intervistando i funzionari del Comune, la stampa locale annunciava addirittura la chiusura della piscina olimpica il 18 Giugno. Si badi: Siciliani Liberi è una forza politica matura e pacata che apprezza e sostiene il lavoro della stampa locale. La testata in questione ha riportato quanto dicevano i funzionari del Comune. L’8 Giugno il cronista riportava quanto scritto dal dirigente dell’ufficio comunale dello Sport alle società sportice: “L’ufficio Edilizia Pubblica ha comunicato che il 18 Giugno, alle ore 9:30, si procederà alla consegna delle aree propedeutiche all’avvio dei lavori alla ditta che si occuperà dei lavori alla piscina comunale. Pertanto da tale data la vasca scoperta e tutte le aree di pertinenza non saranno più di competenza dell’ufficio Sport con la conseguente necessaria sospensione delle attività natatorie. Si invita le società che ancora non hanno provveduto alla rimozione delle gabbie a ritirare le stesse entro il 17 Giugno”. (https://www.blogsicilia.it/…/piscina-comunale…/1022615).

… e ci sono pubbliche amministrazioni e Università che si sono indebitate anticipando fondi del Pnrr che non arriveranno mai

Siciliani Liberi è una forza politica interessata alla soluzione dei problemi, e non a fare inutili polemiche. Saremmo ben lieti – se il denaro del Pnrr esistesse – che a Palermo la piscina olimpica comunale fosse ampiamente ristrutturata. Così come benvenuti sarebbero i bus elettrici. E i lavori che Amap vorrebbe condurre sulla fatiscente rete idrica di Palermo che disperde oltre il 50% dell’acqua immessa. L’unico scopo dell’azione informativa è formativa di Siciliani Liberi nello spiegare fin dalle elezioni regionali del Settembre 2022 che i soldi del Pnrr non sarebbero mai arrivati era ed è quello di evitare che gli Enti locali e le pubbliche amministrazioni locali come le Asl o le Università potessero – com’è puntualmente avvenuto – mettere a rischio la loro solvibilità anticipando dai propri bilanci soldi che non sarebbero mai arrivati.

Il dissesto economico invece arriverà per tutti

La vicenda della piscina olimpica, poi, mostra un’inadeguatezza quasi infantile della politica locale. Che ha esplorato e dato via via per certe ridicole alternative come la piscina temporanea costruita nel “Pallone” adiacente; oppure nei padiglioni della ex Fiera del Mediterraneo; e, in ultimo, nei pressi di un noto centro commerciale. A parte l’assurdità tecnica di tali alternative che non merita ulteriori commenti, non si risponde all’unica domanda concreta: “Chi pagherebbe i lavori, visto che il Comune non ha neanche i soldi per riparare le buche nelle strade? “Non si vuole capire”, ha detto il Sindaco pochi giorni fa in sede di ennesimo annuncio (stavolta relativo ad un “Piano strade da 48 milioni” per riparare le strade distrutte), “che senza un euro un padre di famiglia non può comprare nemmeno il pane”.(https://www.palermotoday.it/…/manutenzione-strade-buche…). In questo modo il professore Roberto Lagalla, Sindaco ormai da 2 anni, ha dato quindi pienamente ragione a Siciliani Liberi. Siamo stati noi, infatti, ad invitare a più riprese il Sindaco a dichiarare il dissesto economico finanziario. Ma lui si è illuso che le promesse del governo “amico” divenissero concrete elargizioni. Così lo consigliava l’allora vicesindaco e deputata Carolina Varchi. Senza capire che il Governo nazionale non ha erogato un solo euro agli alluvionati di Romagna, con la solita messinscena della “piattaforma” che non funziona. E il commissario che continua a ripetere dopo 1 anno che “le risorse ci sono”. (https://www.ilrestodelcarlino.it/…/alluvione-il-video…)

L’Italia è senza soldi ma non si deve dire. Così come si deve negare che Unione europea ed euro sono alla frutta

Le risorse, cioè i soldi pubblici, sono finiti. Il Tesoro ormai vive della vendita di Btp ai risparmiatori. I soldi incassati si sommano a quelli della ormai insostenibile tassazione, e ciononostante il Tesoro ha annunciato deficit al 7% del Pil nel 2024. Il Sindaco di Palermo e gli altri amministratori locali, partendo dal presidente della Regione, anche se non esperti di finanza, possono comprendere come in queste condizioni tutti i loro desideri di spesa sono, appunto, illusioni con le quali ingannano innanzitutto se stessi. Oltre che i cittadini. Italia e Sicilia devono solo pensare a varare le misure di salvezza nazionale che il crollo dell’euro ormai inevitabile richiederà a breve.

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