I farisei si presentavano come “privilegiati” e “popolo eletto”. Ma Gesù replica che per entrare nel Regno bisogna accogliere il Vangelo, la razza e il censo non servono

di Frate Domenico Spatola

31 Ottobre 2024, Giovedì della XXX settimana del tempo ordinario: Luca 13, 31-35

Dava fastidio ai farisei, che si rappresentavano “privilegiati” come “popolo eletto”. Ma Gesù aveva dichiarato che bisognava accogliere il Vangelo per entrare nel Regno, negando legittimazione a raccomandati per razza o censo. I farisei insofferenti, per cacciarlo, lo minacciarono con lo spauracchio di “Erode che lo voleva uccidere”. La di lui risposta fu immediata: “Dite allo sciacallo che non si illuda!”. Gesù avrebbe portato fino in fondo il progetto del Padre liberando quanti accettavano di seguirlo. Autore della Storia, ricordava loro, è Dio, nessuno avrebbe potuto distogliere lui dal percorso fino a Gerusalemme. “Città che uccide i Profeti”, fu suo lamento. Aveva infatti rinunciato a collaborare per il Regno e ora, col ruolo di “assassina dei Profeti”, si preparava ad uccidere lui, che “come una chioccia aveva provato a raccoglierne i pulcini sotto le ali”.

Foto tratta da La Luce di Maria

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