I catalani puniscono i poco credibili Indipendentisti di Carles Puidgemont che si sono venduti politicamente ai ‘Socialisti senza Socialismo’ di Pedro Sanchez. Insomma i grillini di Spagna…

Consegnandosi ai socialisti spagnoli per un piatto di lenticchie, gli Indipendentisti di Puidgemont sono stati ridimensionati alle elezioni in Catalogna. Il parallellismo con il Movimento 5 Stelle ci sta tutto, se è vero che questi ultimi, da rivoluzionari, sono diventati puntello del ‘sistema’

E’ una vera e propria disfatta quella subita in Catalogna dai partiti indipendentisti alle elezioni regionali di ieri, Domenica 12 Maggio. Da 74 deputati e il 51,2 dei voti, ai 61 di oggi con appena il 41%. Dopo oltre un decennio di salda maggioranza tra gli scranni del Parlamento di Barcellona, si apre ufficialmente la strada a quella che i media locali definiscono  la  “spagnolizzazione” della politica catalana. Vince, senza se e senza ma, con 42 deputati, il Partito socialista di Salvador Illa, appendice catalana del partito del primo ministro, Pedro Sanchez. Il quale, in queste ore, gongola: il risultato di queste elezioni, dicono dal suo staff, è la prova che l’alleanza  con gli indipendentisti (che a Madrid hanno consentito la nascita del suo governo) è servita a superare le tensioni tra la capitale e Barcellona, riportando il dibattitto su un piano comune. Nulla da eccepire, dal suo punto di vista. 

Da Indipendentisti a pagnottisti il passo è stato breve

In Catalogna, però, l’interpretazione è un altra e suggerisce l’idea un abbraccio mortale. L’alleanza con il  Partito socialista spagnolo (Psoe) si è rivelata, infatti, un boomerang per gli indipendentisti catalani. A partire da Junts dell’ex governatore Carles Puidgemont (nella foto a destra con Pedro Sanchez: foto tratta da Il Fatto Quotidiano) e dalla sinistra repubblicana di ERC, che porteranno a casa l’amnistia per i politici coinvolti nel referendum pro indipendenza del 2017 (considerato illegale da Madrid) e nulla più. I sogni di gloria dei catalani sono rimasti tutti nel cassetto, il dibattitto sull’indipendenza o su una maggiore autonomia si è via via affievolito, lasciando l’amaro in bocca a chi, per oltre un decennio, aveva garantito la maggioranza dei voti ai separatisti. Un disastro politico. Perché l’alleanza tr gli Indipendentisti catalani e i socialisti è innaturale, dal momento che Pedro Sanchez, come tutti i socialisti del PSE, è legato all’Unione europea del Green Deal, ovvero dei grandi affari con la scusa della difesa dell’ambiente. Cosa c’entrano gli Indipendentisti catalani con gli ‘europeisti’ non si capisce. Puidgemont e i suoi accoliti hanno fatto un’operazione di vertice per tutelere le proprie posizioni personali. Bassa politica, a conti fatti.  

Un comandante che abbandonava la nave mentre i suoi elettori si scontravano con i proiettili di gomma e le bastonate degli agenti inviati da Madrid non è il massimo

Non sorprende, dunque, la batosta che i catalani hanno voluto riservare a chi li ha traditi alleandosi con un partito che, in linea con la visione “diversamente” democratica dell’Ue, li ha duramente criticati nel 2017, anche mentre subivano manganellate dalla polizia nazionale per le strade di Barcellona e delle altre città catalane dove erano stati allestiti i seggi. Sanchez era tra i censori dell’epoca.  E questo “dettaglio” non è sfuggito a chi ieri si è recato alle urne. I catalani non dimenticano nemmeno la fuga di Puidgmont in Belgio, sempre in quei concitati momenti referendari. Per usare un’immagine suggerita dalla cronaca italiana, un comandante che abbandonava la nave mentre i suoi elettori si scontravano con i proiettili di gomma e le bastonate degli agenti inviati da Madrid. Viene in mente anche un altro parallelismo con l’Italia, in particolare con il Movimento 5 Stelle. La sua incredibile ascesa e la sua impietosa discesa: da rivoluzionari ad appendici del sistema. Puniti dagli elettori italiani così come quelli catalani hanno punito chi li ha svenduti per un piatto di lenticchie e poco più. Insomma, quando ci sono da tutelare gli interessi dell’Unione europea dell’euro i ‘rivoluzionati’ di questo o quel Paese si trasformano in ‘agnellini’. Adesso che faranno Puidgemont e compagnia bella? Governeranno anche in Catalogna facendo da ‘sgabello’ ai socialistì, come stanno facendo a Madrid? O torneranno rivoluzionari? Comunque andranno le cose ormai gli Indipendentisti catalani di Puidgemont hanno perso credibilità.

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