I balneari italiani piegano l’Unione europea: niente blocco delle attività e proroga delle concessioni delle spiagge fino al 2028. E’ anche una vittoria del Governo Meloni

Ottimo il servizio del TG di Byoblu che illustra in modo chiaro come stanno le cose

Alla fine i balneari italiani hanno vinto la battaglia politica contro l’Unione europea. Non ci saranno bandi, né provvedimenti punitivi contro le imprese italiane che gestiscono le spiagge del nostro Paese. Dalle parti della Commissione europea hanno capito che è meglio evitare lo scontro frontale contro una categoria compatta sostenuta dal Governo nazionale di Giorgia Meloni. Così Bruxelles è stata costretta a fare marcia indietro. Stando a un accordo tra Governo italiano e Ue, gli attuali gestori delle spiagge del nostro Paese potranno lavorare senza problemi fino al Giugno 2027, con la posasibilità di usufruire di una proroga delle concessioni fino al 30 Settembre dello stesso anno. Se non si troverà un accordo con la Ue avranno a disposizione un altro anno di proroga. Insomma, fino al 30 Giugno 2028 i cosiddetti balneari italiani non potranno essere toccati (in realtà, non li toccherà nessuno fino al 31 Dicembre 2028). E’ una secca confitta per i gruppi imprenditoriali esteri – tedeschi ma non soltanto tedeschi – che avrebbero voluto mettere le mani sulle spiagge italiane facendo fuori le imprese del nostro Paese. L’operazione, questa volta, non è riuscita. L’unico punto a favore dell’Unione europea è il no al diritto di prelazione per le imprese balneari uscenti. Ma è una vittoria di Pirro, perché nel 2028, a nostro modesto avviso, non succederà proprio nulla, perché l’Unione europea per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi sarà molto diversa o, addirittura, potrebbe non esserci più (non bisogna mai porre limiti alla Provvidenza divina…). Come sono andate le cose lo riassume molto bene il TG di Byoblu (qui il servizio di Byoblu dal primo minuto fino al quarto minuto).

Con molta probabilità, l’Unione europea ha fatto marcia indietro perché ha capito che tra gli elettori europei monta la protesta contro la Ue ultra-liberista e globalista al servizio di USA e NATO

Una precisazione va fatta ai turisti che hanno usato violenza contro i titolari italiani delle imprese balneari. Alcuni di questi turisti si sarebbero rifiutati di pagare dopo aver utilizzato le strutture ricettive dicendo che “c’è la direttiva Bolkestein, noi non paghiamo” (qui il video dal minuto 3,44 fino a minuto 4,44). Con molta probabilità, questi turisti sono stati male informati, perché la direttiva Bolkestein non si applica alle spiagge (qui un articolo). Comunque non ci dovrebbero essere problemi, perché avranno altri quattro anni di tempo per informarsi. Quello che possiamo aggiungere a conclusione di questo articolo è che l’Unione europea non è invincibile. E non lo è soprattutto oggi, con l’avanzata non delle “destre estreme”, come cercano di farci credere i leccaculo ‘europeisti’. Come dimostrano le elezioni amministrativa in Germania – segnatamente in Turingia e in Sassonia – a vincere sono i partiti che si schierano contro l’attuale Unione europea, contro gli USA, contro la NATO, contro le guerre e, in generale, contro l’ultra-liberismo e il globalismo economico. Poiché i Socialisti e i Popolari europei sono i ‘camierieri’ degli Stati Uniti d’America, della NATO e del sistema ultra-liberista e globalista, la gente vota chi capita, pur di andare contro l’attuale Unione europea, espressione piene del liberismo e del globalismo economico. Soprattutto in Turingia hanno vinto la destra di Alternativ fuer Deutschland e il partito di sinistra di Sahra Wagenknecht. Questi due partiti, come dice il filosofo Diego Fusaro, rivendicano la sovranità nazionale contro la globalizzazione economica neo-liberale.

Il popolo tedesco è più avveduto del popolo italiano

Va sottolioneata la componente popolare. Rispetto al popolo italiano, il popolo tedesco è molto più avveduto, sia perché legge molti libri, sia perché guarda meno la televisione. Mentre il popolo italiano legge pochissimi libri e segue le stupidaggini della televisione. Ma prima o poi si sveglieranno anche gli italiani fino ad oggi ‘ubriacati’ dal calcio, dal tennis e, in generale, dalla televisione-spazzatura. E lo dimostrano proprio gli imprenditori italiani che operano nel settore balneare. La vittoria contro l’Unione europea e contro le imprese straniere ormai abituate a fare il bello e il cattivo tempo in Italia è anche il frutto della coesione manifestata da questa categoria. A differenza, per esempio, degli agricoltori che si stanno facendo massacrare dall’Unione europa.

Sopra, foto Regione siciliana

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