Grazie all’impetuoso sviluppo delle energie rinnovabili i siciliani porteranno in tavola pale eoliche all’acqua pazza e pannelli solari alla matalotta. Con grano al glifosato e alle micotossine…

… e tanta, tanta occupazione. Questo sì che sarà vero ‘sviluppo’

Un comunicato stampa annuncia il boom delle energie rinnovabili in Sicilia: “Ad un anno di distanza dalla prima edizione de ‘La Sicilia verso il green’ il panorama del sistema energetico dell’Isola è totalmente cambiato. La Regione, grazie all’insediamento della nuova Commissione tecnica specialistica presieduta da Gaetano Armao e all’impulso dato dall’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro (due geni assoluti della politica ndr) ha fermato le speculazioni dei ‘sensali’ e ha sbloccato le istanze di autorizzazione ‘serie’ di impianti di generazione da fonte rinnovabile, superando già quest’anno il target al 2030 fissato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in 10,4 GW di potenza installata. Adesso le politiche energetiche della Regione si stanno diversificando verso lo sviluppo di ulteriori frontiere, come l’eolico offshore che potrà essere un’enorme fonte di occupazione, ma anche la valorizzazione idroelettrica delle dighe, la riconversione dei porti in hub energetici, le Comunità energetiche rinnovabili, la geotermia nelle isole minori, la riattivazione delle miniere abbandonate, il riuso delle acque depurate e la ricerca sul nucleare di nuova generazione”.

A quanto pare l’acqua degli invasi siciliani manca per l’agricoltura e per le città e c’è invece per produrre energia idroelettrica. Poi geotermia inquinante e, non ci crederete, il “nucleare di nuova generazione” alla faccia di chi ha creduto nel referendum

Quindi ancora pale eoliche in mare a scapito delle attività di pesca. E che dire della “valorizzazione idroelettrica delle dighe”? Ma come: dicono che sono tutte senz’acqua, stanno facendo arrivare le navi con i dissalatori e ora vogliono produrre l’energia elettrica? Come dovrebbero girare queste turbine se acqua non ce n’è? Oppure dicono che acqua negli invasi artificiali della Sicilia non ce n’è per cercare di acchiappare soldi da Roma? Interessante anche “la riconversione dei porti in hub energetici”: che vogliono combinare? Rigassificatori nei porti della Sicilia, ovvero nei centri abitati? E della “geotermia nelle isole minori” ne vogliamo parlare? Oggi nel mondo, pur in presenza di grandi risorse geotermiche, solo l’1% dell’energia è prodotta da queste fonti. E sapete perché? Perché la produzione di energia geotermica è inquinante, se è vero che nell’ambiente si disperde idrogeno solforato, un veleno che a basse dosi può provocare disturbi neurologici, cardiaci, respiratori e anche motori. Per non parlare dei problemi legati alla subsidenza, ovvero un lento abbassamento del suolo. Rimane per noi misteriosa la “riattivazione delle miniere abbandonate”: cos’è una ribellione di ‘Spartaco delle miniere sicule’ contro i tedeschi che hanno deciso di non fare estrarre ai siciliani i solfati di potassio perché un giorno se ne occuperanno loro? Oppure vogliono chiudere i “musei dello zolfo” per tornare a estrarre lo stesso zolfo come si fa in Cile, in Argentina, in Spagna, in Bolivia e in Turchia? Non ci possiamo credere! Meraviglioso, dopo oltre quarant’anni “il riuso delle acque depurate” che fino ad oggi hanno ‘alimentato’ il mare… Chiudiamo con il “nucleare di nuova generazione”. Ma in Italia non è stato celebrato un referendum che ha detto “No” al nucleare?

La nuova cucina siciliana a base di pale eoliche all’acqua pazza, pannelli fotovoltaici alla matalotta e magari OGM con il solito grano estero ‘arricchito’ da glifosato e micotossine. Altro che bucolica e inutile agricoltura!

Detto questo, avremo “un’enorme fonte di occupazione”, mentre porteremo in tavola piatti da leccarsi i baffi: pale eoliche all’acqua pazza, pannelli solari alla matalotta, spaghetti cotti con l’energia geotermica con una spruzzatina di idrogeno solforato. Se il menù non sarà di vostro gradimento, cari siciliani, c’è sempre lo ‘splendido’ grano duro estero al glifosato e alle micotossine DON per pasta e pane e il grano tenero – sempre ‘arricchito’ di glifosato e micotossine – ancora per il pane, per i dolci e, magari, per la rosticceria. Chiddici! Poi c’è la carne allevata con mais e soia OGM che fa tanto bene alla salute (in realtà anche per nutrire gli animali degli allevamenti della Sicilia si fa ricorso a soia e mais OGM importata dall’estero e, in alcune zone, anche all’erba medica del Nord Italia, una zona nota per la totale manzanza di inquinamento ambientale… (o quasi). Poi ci sono ‘splendidi’ ortaggi e ‘succulenta’ frutta, prodotti trattati con pesticidi che, ‘stupidamente’, non si utilizzano più in Italia da 30-40 anni perché gente ignominiosa e ‘allarmista’ aveva messo in giro la voce ‘infondata’ che fanno male alla salute. I soliti ‘populisti’. Buttati fuori dalla porta, questi ortaggi e questi frutti ‘ben trattati’ sono rientrati dalla finestra grazie alla globalizzazione e saranno sempre più vicini a noi grazie al ‘boom’ delle energie rinnovabili, che Iddio le abbia tutti in gloria. Eh sì, queste ‘delizie’ sono oggi in pole position per ‘potenziare’ l’alimentazione dei cittadini siciliani. Insomma, megghiu r’accussì unni putia finiri. O no?

Aggiornamento: avevo dimenticato l’olio d’oliva extra vergine al Rogor, pesticida eccezionale per la lotta alla mosca dell’olivo, vero e proprio ‘toccasana’ per l’organismo umano…

Foto tratta da Wikipedia

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