Gesù svela la propria identità: “Io sono il pane della vita”. Ma deve prendere atto che non tutti credono

di Frate Domenico Spatola

17 Aprile 2024, Mercoledì della Terza settimana di Pasqua: Giovanni 6,35-40

Nella sinagoga di Cafàrnao, Gesù alla folla svelò più intensamente la propria identità: “Io sono il pane della vita”. Invitava così chiunque a venire e credere in lui. Gli sarebbe convenuto: “non avrà infatti né fame né sete, mai!”. Tuttavia gli toccava constatare: “eppure non credete!”. Ritornò tuttavia a farli ravvedere, non avrebbe cacciato chi sarebbe accorso a lui. Era infatti il programma che gli aveva affidato il Padre e la ragione per cui era venuto. Egli voleva perciò compiere la sua volontà: non perdere nessuno e risuscitarlo nell’ultimo giorno. L’unica condizione richiesta dal Padre, per avere la vita eterna, era però quella di credere nel Figlio, che lo avrebbe risuscitato nell’ultimo giorno, quello della sua morte in Croce.

Foto tratta da Parrocchia San Francesco d’Assisi – Marina di Cerveteri

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