Gesù si presenta ai farisei: “Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita”

di Frate Domenico Spatola

Nel passo del Vangelo di Giovanni 8, 12-20 Gesù marca la distanza da chi giudica “secondo la carne”

Gesù, agli avversari, presentò le credenziali: “Io sono la luce del mondo”. Aggiungendo, a proposta per chi lo voleva seguire, che “non avrebbe camminato nelle tenebre ma avrebbe avuto la luce della vita”. Quei farisei non accettarono di riconoscerlo e Gesù si appellò alla propria Parola: “Io so da dove vengo e dove vado”, marcando ulteriormente le distanze dal loro modo di giudicare che non assomigliava a quello di Dio, perché esercitato “secondo la carne”. Di Gesù era invece la testimonianza dell’amore del Padre che lo aveva inviato non per giudicare, ma per salvare il mondo. “Dov’è tuo Padre?” gli chiesero. Gesù sapeva bene che qualunque risposta avesse dato, essi non l’avrebbero accettata, perché rifiutavano lui come Figlio, che del Padre compiva le stesse opere. Il confronto si ebbe nel “tesoro del tempio”, che l’evangelista con ironia sottolineava, essere il luogo del vero dio dei suoi avversari.

Foto tratta da La Luce di Maria

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