Gesù scaccia il demonio e il muto comincia a parlare. Il messaggio che lancia è chiarissimo: con la sua opera porta il male al fallimento

di Frate Domenico Spatola

Giovedì della Seconda settimana di Quaresima: Luca 11, 14-23

Chiede il Signore collaboratori, per portare frutti. Dichiara infatti che “senza di lui non si raccoglie”. Il tralcio non produce, se staccato dalla vite. L’accusa dei farisei nei confronti di Gesù, di liberare il muto in combutta con Beelzebul capo dei demoni, decade per logicità intrinseca. “Un regno diviso in se stesso va in rovina”. E quello di Satana, con l’avvento del Regno di Dio, va crepando, perché svela coi fatti che quella società non può sussistere. Gesù infatti, con la sua opera, fa fallire quella del male. Ma dinanzi ad ognuno si fa urgente la scelta: “O con lui o contro di lui”. Gesù induce a decisioni drastiche e drammatiche, consapevoli che “non si possono servire due padroni” e che “senza Gesù non possiamo fare nulla”. Era e resta il suo ultimatum.

Foto tratta da Pregaudio

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