Gesù sapeva benissimo che qualcuno l’avrebbe tradito. “Sono forse io?”, chiese sfacciato Giuda. “Tu l’hai detto” fu la sua risposta tagliente

di Frate Domenico Spatola

Il tradimento per trenta denari d’argento: Matteo 26, 14-25

Giuda aveva pattuito, con i sommi sacerdoti, trenta monete d’argento quanto il prezzo di uno schiavo. Il primo giorno della Pasqua ebraica si celebrava con gli Azzimi. I discepoli si offrirono per prepararla a Gesù, ma quella volta il Maestro volle fare la sua Pasqua a loro. Inviò i discepoli in città. Un tale mostrò la sala addobbata. A sera, a tavola, Gesù disse: “Uno di voi mi tradirà!”. “Di chi parlava?”. L’interrogarono. L’idea del tradimento pare fosse balenata a tutti. “È colui che mette con me la mano nel piatto”. Il “guai!” di Gesù fu il lamento sul morto: “Meglio se non fosse mai nato!”. Giuda, sfacciato chiese: “Sono forse io?”. Tagliente, come mannaia, fu la risposta: “Tu l’hai detto!”.

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