Gesù ci ricorda il tempo di grazia per la conversione che diventa urgente perché la morte può arrivare in un qualunque momento della nostra vita

di Frate Domenico Spatola

Vangelo di Luca 13, 1-9: Dio ci attende con pazienza

Vennero alcuni Giudei a minacciare Gesù. Non era gradita la sua presenza nella loro regione. Se voleva salvarsi era consigliato di tornarsene in Galilea. Gli prospettarono l’atroce destino capitato a quei Galilei uccisi da Pilato, durante i sacrifici nel tempio. Gesù non si lasciò intimorire, e sfruttò la notizia per parlare di conversione, resasi urgente dinanzi alla morte, che a ciascuno poteva accadere in qualunque momento. Portò  il caso delle diciotto persone uccise dal crollo della Torre di Siloe. Fatti che dovevano spingere a cambiare vita, per non perire allo stesso modo. Dio dà tuttavia tempi per il recupero. Come all’albero di fichi che, da tre anni, non portava frutti. Alla decisione del padrone di rimuoverlo, intervenne l’agricoltore con la proposta di un anno di proroga, durante il quale avrebbe potenziato le cure. Erano i tempi di grazia per la conversione.

Foto tratta da Famiglia Cristiana

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