Gesù ai farisei: “Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”

di Frate Domenico Spatola

12 Novembre 2024, Martedì della XXXII settimana del tempo ordinario: Luca 17,7-10

I farisei vantavano meriti con Dio. Si dichiaravano suoi “servitori”, da stipendiati. Quindi da “creditori” contraddicevano Gesù quando parlava di Dio come “Padre”, proponendo un rapporto con lui non mercantile ma di amore. “Ciò che è mio è tuo” dirà al fariseo che, nella parabola del “figlio prodigo”, impersonava il fratello che si lagnava di “non ricevere da lui neppure un capretto da condividere con gli amici”. Gesù volle ricordare al fariseo che quando un servo torna dai lavori di campagna o dal pascolare il gregge, il padrone non lo fa sedere a tavola per servirlo, ma pretenderà un supplemento di servizio in suo favore. Perciò i farisei dovranno dire: “Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo!”. Non era il pensiero di Gesù, ma la condizione di chi aveva rinunciato a quella di figlio, da lui offerta.

Foto tratta da La Luce di Maria

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