Gesù affida i discepoli al Padre affinché li difenda dal mondo che li odia perché non li riconosce suoi

di Frate Domenico Spatola

15 Maggio 2024, Mercoledì della settimana dopo l’ascensione, Giovanni 17,11-19

Il capitolo 17 del Vangelo di Giovanni è una preghiera. Gesù la fa al Padre per i discepoli, presenti e futuri. Quindi anche per noi. Glieli consacra, e la preghiera è “sacerdotale”. Si struttura come l’Anafora eucaristica con anamnesi ed epiclesi. Il ricordo tenero di come li ha custoditi, per evitare che si perdessero. Lamentò il fallimento di non essere riuscito con Giuda. Nella seconda parte della preghiera, l’epiclesi, chiede al Padre di consacrare i discepoli nella comunione con lui: “Siano Uno”. Li affida definitivamente al Padre, perché andando a morire non li potrà proteggere: “Io vengo a te ma essi abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia”. Saranno lo Spirito Santo e la sua Parola a difenderli dal mondo che li odia, perché non li riconosce suoi. Ne qualifica infine la missione: annunciare la verità.

Foto tratta da Non di Solo Pane

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