Gesù accogliendo i bambini apre la porta a tutti gli emarginati dalla indifferenza della religione verso i peccatori e gli impuri

di Frate Domenico Spatola

17 Agosto 2024, Sabato della XIX settimana del tempo ordinario: Matteo 19,13-15

Nella salita a Gerusalemme, Gesù va incontro agli umili e disprezzati. I bambini erano tra questi, perché, nella cultura ebraica, non godevano particolare considerazione. Accogliendo i bambini, Gesù manifestava la sua intenzione di non allontanare dal Regno coloro che il giudaismo escludeva. Per tale ragione per “piccoli” nel Vangelo non si intendono soltanto quelli che lo sono per ragioni anagrafiche. Con il suo abbraccio, Gesù includeva infatti tutti gli emarginati dalla indifferenza della religione verso i peccatori e gli impuri. Cristo, con il suo gesto, si identificava con coloro che subivano il disprezzo e conoscevano l’incomprensione che egli stesso sperimenterà nella sua Passione. Affermava così l’universalità della salvezza, non sulla base dei meriti personali, ma sulla gratuità dell’amore del Padre. I primi cristiani interpretarono il passo di Matteo in favore del battesimo amministrato ai bambini. Oggi la questione è dibattuta. Mi chiedo tuttavia se si possa pienamente testimoniare che la salvezza è accessibile a tutti, se vengono esclusi i bambini dal battesimo, quando i loro genitori convintamente lo richiedono, perché si fanno garanti della loro educazione alla fede?

Foto tratta da La Luce di Maria

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