Gesù a Betsaida dona la vista al cieco metafora dei discepoli accecati dall’ideologia nazionalistica di Israele dominatore delle Nazioni

di Frate Domenico Spatola

Commento a un passo del Vangelo di Marco (8, 22-26)

Betsaida era in terra pagana. Gesù vi sbarcò. Il cieco presentatogli rappresentava i discepoli. Accecati dalla ideologia nazionalistica di Israele dominatore delle Nazioni. Gesù accolse il cieco dagli anonimi suoi seguaci e lo condusse per mano, fuori dal villaggio. Ricordava il popolo uscito dall’Egitto, per la libertà. Usò la saliva sugli occhi (solidificazione del respiro), e quindi gli impose le mani, come gesto creativo. Gli chiese cosa vedesse. “Gente, come alberi che camminano”, rispose. Il recupero della vista si faceva laborioso. Gli alberi, per le radici, simboleggiavano gli uomini che faticano a sradicarsi dalle tradizioni. Gli impose di nuovo le mani sugli occhi e finalmente ci vide correttamente. Ritornare a casa, senza passare dal villaggio dove si professava la ideologia che lo aveva tenuto cieco, fu la severa raccomandazione di Gesù.

Foto tratta da La Luce di Maria

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